PIGNATARO M. – Ecco il comunicato del Comune sulla manifestazione in memoria di Nicandro Izzo, vittima della camorra, durante la quale sono state consegnate delle borse di studio:
E’ stata un a manifestazione affollatissima e toccante quella che ha visto, giovedì 31 gennaio, sette alunni della Scuole Medie di Pignataro Maggiore, aggiudicarsi la Borsa di Studio intitolata alla memoria di Nicandro Izzo, l’appuntato di Polizia Penitenziaria ucciso barbaramente la mattina del 31 gennaio 1983 nel piazzale del Carcere di Poggioreale.
La famiglia della Vittima del Dovere ha offerto le ambitissime buste con i premi ai ragazzi e il dirigente scolastico, Paolo Mesolella insieme all’Amministrazione comunale hanno organizzato il convegno che ha seguito la deposizione di una corona di alloro presso la piazzetta intitolata proprio a Nicandro Izzo.
“Questa è una città che sa reagire in maniera forte e decisa alla presenza storica del fenomeno mafioso sul territorio – ha detto Raffaello Magi, magistrato, presidente dell’Ufficio misure di prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, estensore della prima sentenza del processo Spartacus – la manifestazione di questa mattina conferma quanto le istituzioni politiche, civili e formative sappiano tenere alto il nome della Pignataro pulita che, del ricordo e della commemorazione, sa fare baluardo della crescita collettiva. Nicandro Izzo da oggi – ha concluso Magi – diventa a tutti gli effetti un’icona di riferimento concreto”.
Alle parole del magistrato ha fatto eco il sindaco di Pignataro Maggiore, Raimondo Cuccaro che ha voluto sottolineare l’importanza e la bellezza del sorriso dei ragazzi. “Io lavoro per assicurare un futuro migliore a questo territorio, ma soprattutto per dare qualche certezza in più ai giovani della mia terra – ha sottolineato nel suo intervento il primo cittadino pignatarese – vedete, è inutile ricordare soltanto, senza costruire qualcosa che sappia andare oltre il ricordo stesso. Per questa ragione siamo qui questa mattina – ha concluso Cuccaro – proprio per segnare un passaggio definitivo dalla semplice celebrazione alla pratica quotidiana della legalità, il vero passaggio che tutti, nessuno escluso devono saper maturare”.
Forti anche le parole di Francesco Saverio De Martino, Provveditore Vicario Regionale della Polizia Penitenziaria che ha spronato i ragazzi e le generazioni più verdi a nuotare sempre controcorrente, quando il fenomeno delinquenziale sembra costituire il fiume che ci travolge.
Un richiamo ai valori forti che la buona politica e la seria organizzazione civile sanno dare è stato ribadito da Giuseppe Centomani, Direttore Distrettuale della Giustizia minorile in Campania.
I direttori degli istituti penitenziari più noti della Campania, tutte donne e tutte presenti all’importante manifestazione presso l’auditorium della scuola media pignatarese, hanno espresso parole di incoraggiamento e solidarietà ai familiari di tutte le vittime di camorra e di coloro che hanno perso la vita nel compimento del loro dovere.
“Forza e coraggio ragazzi – ha esortato Teresa Abbate, direttore del Carcere di Poggioreale, la struttura dove lavorava Nicandro Izzo – voi siete una forza sana e rappresentate la più grande scommessa per il domani”.
Carlotta Giaquinto, direttore del Carcere di Santa Maria Capua Vetere ha posto l’accento sulla validità delle sinergie territoriali. “Se amministratori, scuola, agenzie territoriali e forze sane della società civile lavorano di concerto, c’è sempre il risultato – ha detto la dottoressa Gianquinto – ecco, quello di stamattina credo sia il primo e fondamentale passo verso questo traguardo di trasparenza”.
Applauditissimo anche l’intervento del direttore del carcere di massima sicurezza di Carinola, Carmela Campi. “Sì, in molti definivano “inferno” il carcere che oggi io dirigo – ha detto la Campi, rievocando i tempi della permanenza di calibri come Cutolo e altri superboss nella struttura carinolese – ma le cose sono cambiate, c’è una grande crescita professionale delle figure che oggi lavorano nelle carceri italiane, anche se non cambiano le situazioni di rischio che possono sorgere. Nel nostro impegno quotidiano – ha detto la Campi – non c’è la ricerca dell’eroismo, ma si cerca di intraprendere un difficile cammino di normalità, pur consci che si tratta di carcerazione e quindi di uno dei passaggi più drammatici che un uomo possa attraversare nella sua vita. Nicandro Izzo, come dice il suo nome, rimarrà sempre un uomo che ha segnato una vittoria: quella di una memoria capace di unire tutti noi in un solo orizzonte”.
“Attenti a onorare sempre la divisa, qualunque essa sia – ha detto il Capitano della Polizia Municipale di Pignataro, l’avvocato Alberto Parente – noi che ne indossiamo una, come fece Nicandro Izzo, dobbiamo avere maggiore impegno nelle vicende di contrasto al crimine e mai usare i nostri colori come rifugio dalle responsabilità”.
“Sono felice e commosso davvero – ha detto in conclusione Giorgio Valente, consigliere comunale che ha organizzato la manifestazione, ma soprattutto Ispettore Capo della Polizia Penitenziaria – nella doppia veste mi sento ancor più preso dall’esempio di Nicandro Izzo. Voglio ringraziare la sua famiglia e la vedova, la signora Maria Senese che tanto hanno dato per tracciare questo solco di impegno e memoria. Ai giovani che hanno vinto queste borse di studio – ha concluso Giorgio Valente – posso solo dire di non stare mai con le mani in mano e di profondere sempre ogni energia nella ricerca di una vita e di una società migliori. Ringrazio di cuor la scuola per la grande disponibilità e sottolineai la straordinaria competenza del preside Mesolella e di tutti i docenti”.