Si giocherà a porte chiuse, senza il tifo che rappresenta il cuore pulsante dello sport in generale. Le scarpe da ginnastica usate dai tifosi per sobbalzare ad ogni occasione saranno quindi sostituite da birra e patatine lasciandoci sprofondare sul divano di casa.
Dopo il “riscaldamento” in questa fase due anti-coronavirus, inaugurata con le sfide di Coppa Italia che hanno definito le due finaliste, ripartirà anche il campionato di calcio 2019-2020.
Le due semifinali di ritorno di coppa hanno però evidenziato come la forma delle squadre in campo sia nuovamente in fase di rodaggio vista la lunga inattività dei calciatori, non ancora abituati ai ritmi partita che solo fino a tre mesi fa scorrevano nelle loro gambe.
Juve-Milan e Napoli-Inter hanno infatti dato vita a match molto equilibrati nei quali però è sempre mancato lo spunto vincente. I due gol totali sono nati infatti solo da grossolani errori difensivi di Napoli ed Inter. A tutto ciò si aggiunge il rigore sbagliato da Cristiano Ronaldo, uno che di rado spreca occasioni così ghiotte.
Torniamo però ai vari calendari nazionali di calcio ed alla Serie A: se la Bundesliga è già ripartita il 16 maggio e la Liga spagnola appena una settimana dopo, la Premier League ripartirà appena tre giorni prima della Serie A, quest’ultima fissata per il 20 giugno, calendario ufficiale alla mano.
Per contro, grande scalpore hanno destato le sospensioni definitive di Eredivise (il campionato olandese) e soprattutto la League 1 (campionato francese). Molte le squadre nervose per queste due decisioni, PSG e Lione su tutte, soprattutto in vista delle gare di Champions League nelle quali partiranno nettamente svantaggiate, si spera anche per la Juve, non avendo più il ritmo partita nelle gambe.
La Serie A riparte, ma come?
Dal Governo è arrivato il tanto atteso sì, ma con molte restrizioni. Probabilmente assisteremo ad un calcio diverso, quello nel quale finalmente l’allenatore potrà farsi sentire anche dal terzino che gioca sulla fascia opposta del rettangolo di gara. Potremo sentire tranquillamente i suggerimenti dei portieri mentre sistemano le barriere o quelli del classico “allenatore in campo”, ossia il giocatore di maggior responsabilità in squadra.
Il ministro Spadafora ha quindi confermato la ripartenza per Serie A e B mentre per la serie C ancora non si conosce il quando, il come e soprattutto il se. La ripartenza del campionato italiano sarà quindi il primo passo di questa nuova fase tre, che non dovrà farsi trovare impreparata al cospetto di prossimi possibili ostacoli riguardanti il covid 19.
Senz’altro tra i temi più delicati ci sarà la gestione dei calciatori che potranno essere trovati positivi, paradossalmente non al doping ma al coronavirus. Come verrà gestita questa fase delicata dai club? Nel caso di positività ci sarà la quarantena classica per il contagiato e l’autoisolamento previsto per la restante squadra e comunque tutti coloro che sono entrati in contatto col calciatore contagiato. Ciò significa lo slittamento automatico delle partite in calendario, a questo punto, di tutte le gare in programma per quel singolo club e forzatamente per le avversarie.
Insomma, potremmo andare davvero incontro ad un campionato ed una Champions League che si protrarrebbero per tutta l’estate, facendo slittare di conseguenza l’inizio della prossima stagione in un effetto domino che causerebbe, nel peggiore delle ipotesi, lo spostamento addirittura delle Olimpiadi in programma a Tokio di qualche altra settimana.
C. S.