CALVI R. – Di seguito il comunicato stampa del consigliere comunale Giovanni Marrocco:
Il bue dice cornuto all’asino.
Gli amici di “Uniti per la Rinascita Calena”, in un post pubblicato sui social, in riferimento all’area PIP, affermano testualmente: “Al di là dell’occasione economicamente vantaggiosa per l’Ente che loro hanno fortemente osteggiato, in questo momento rischiamo di perdere un finanziamento di circa 8 milioni di euro perché loro non hanno acquistato alcuni terreni su cui hanno imprudentemente chiesto (ed ottenuto) finanziamenti pubblici…ed a tal proposito la magistratura competente sta svolgendo le giuste indagini. Anche in questo caso stiamo cercando di rimediare a questo guaio causato da loro, tentando un accordo transattivo con la Curia Diocesana volto all’acquisto della restante parte, evitando così la revoca del finanziamento”.
Ci piace evidenziare ai cittadini:
– che l’area PIP è nata come volano per l’insediamento industriale e la creazione di posti di lavoro. Oggi questi manipolatori, avrebbero invece voluto fittarla a chicchessia per farci un deposito di auto, in violazione della normativa nazionale e dei vincoli specifici di finanziamento dell’opera. Il risultato sarebbe stato quello di avere occupazione pari a zero per almeno 3 anni;
– che all’atto dell’insediamento dell’amministrazione Marrocco, il progetto dell’isola ecologica era già stato approvato e finanziato, per cui l’unico atto adottato (e dovuto) è stata la sigla della convenzione con la Regione. Ben venga, quindi, la magistratura ad accertare eventuali responsabilità;
– che l’amministrazione Marrocco, dopo una lunga trattativa, aveva concluso una transazione con la Curia (come dimostra il documento allegato), per l’affrancazione del livello che gravava sui terreni in zona PIP. L’accordo definitivo perveniva in comune il 22 marzo 2016, pochi giorni prima del famigerato scioglimento voluto da Lombardi, e la sua applicazione avrebbe garantito la possibilità di alienare i lotti dell’area PIP anche in assenza della piena proprietà degli stessi.
Ma sempre grazie alle velleità del nostro attuale Sindaco, che ama così tanto Calvi Risorta, con l’arrivo del commissario, cui sono seguiti 15 mesi di inettitudine, l’atto non ha avuto alcun seguito. Nei restanti 17 mesi a gestione Lombardi…la catastrofe!
Come altro definirli allora se non BUGIARDI E MANIPOLATORI SENZA VERGOGNA!
Piuttosto, spieghino gli amministratori di maggioranza ai cittadini caleni il perché continuino a difendere, con tanta ostinazione, UN ATTO PALESEMENTE ILLEGITTIMO (che non poteva quindi essere adottato, tanto da dover essere poi annullato), frutto di una modifica regolamentare altrettanto illegittima, CHE AVREBBE DI SICURO PORTATO ALLA REVOCA DEI FINANZIAMENTI, come chiaramente indicato dalla Regione con la nota (vedasi allegato) acquisita al prot. 5358 del 18/05/2018, nota che i mistificatori farebbero bene a rileggersi.
Forse la trasparenza e la legalità dell’azione amministrativa sono principi ormai “fuori moda” per qualcuno…ma di certo non per questa opposizione!
Tante bugie di fila non fanno una mezza verità!!!
Cari amici di URC alla prossima!!!
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