CALVI R. – Vi proponiamo la nota del consigliere comunale Giovanni Marrocco:
L’apparente tempesta politica che si è abbattuta in questi giorni a Calvi Risorta, con le dimissioni del vice-sindaco, andrebbe in realtà derubricata a poco più di una bonaccia estiva. Avrebbe potuto avere un rilievo politico se, in questi 27 mesi, l’assessore in questione avesse veramente amministrato il paese. Ma “l’esercizio” delle sue deleghe ha prodotto pochi risultati e ben poco lusinghieri, come un’ipotesi di bilancio validata con prescrizioni, dopo 7 tentativi posti in essere con l’ausilio di una decina di consulenti e con il vaglio di 4 revisori! D’altronde, far quadrare i conti non è stato di certo il suo forte. Due anni di gestione Lombardi-Capuano ci hanno infatti regalato più di 2,5 milioni di euro di debiti per spese correnti; debiti fuori bilancio mai riconosciuti e finanziati; spese impegnate che hanno già sforato le previsioni dell’ipotesi di bilancio, rivelatesi così “non veritiere”; trasferimenti ministeriali bloccati; inadempienze amministrativo/contabili di ogni genere; pagamenti a consulenti per prestazioni mai eseguite; una guerra istituzionale contro un revisore dei conti, come mai si era visto prima!
Non meno fortunata può ritenersi la pubblica istruzione, di cui l’ex assessore al bilancio Capuano aveva ugualmente la delega. A partire dalla perdita della reggenza, addebitabile all’amministrazione nella misura in cui questa non ha accettato l’invito del comune di Giano Vetusto, al fine di raggiungere i limiti dimensionali minimi. Addirittura si era palesato che il plesso di Petrulo venisse abbattuto e ricostruito, perché probabilmente inagibile; poi di punto in bianco i bambini ed il personale, docente e non, hanno iniziato a frequentare la scuola normalmente! E’ tutto in regola ora?
Le scuole dovevano essere dotate, da programma e proclami elettorali, di certificati di agibilità definitivi. Ci risulta invece che si vada avanti coi certificati provvisori.
Si inveiva contro il caro mensa di Marrocco, ma con l’assessorato Capuano le tariffe sono aumentate e la qualità del cibo e dei servizi peggiorata.
Sarebbero dovuti partire i lavori di realizzazione del II lotto della palestra del plesso Don Milani. Ma non si è visto proprio nulla.
Da ultimo la figuraccia amministrativa rimediata sulla fornitura dei libri di testo per la scuola primaria, applicando il criterio della residenza anziché quello della frequenza!
Mi rivolgo dunque direttamente all’ex assessore Capuano. Dov’è finita tutta la sua competenza, la sua coerenza ed il senso di responsabilità di cui tanto si vantava? Dove va a finire l’impegno che si assumeva nei confronti dei cittadini, semmai fosse stato eletto? “La politica non è un fatto personale, è un’altra cosa, è mettersi al servizio della comunità, degli indigenti”. Ricorda? Sono sue queste parole! Eppure, se è vero che le sue dimissioni sono addebitabili a sopraggiunti impegni di lavoro (nutriamo in proposito qualche dubbio, anche se il tempo rivelerà ogni cosa), non è forse questo “un fatto personale“, che dovrebbe essere altra cosa rispetto alla politica? È forse questa la misura del suo mettersi al servizio della comunità e degli indigenti, quelli ai quali, per intenderci, avete tolto il pacco di aiuti alimentari nel mentre venivano ripristinate le vostre indennità?
Non si aspetti un plauso da parte mia. Dai balconi non ha esitato ad infangare me e la mia amministrazione, colpevole a suo dire di aver “rovinato” Calvi Risorta. E lei cosa ha fatto per questo paese, oltre a farlo commissariare per 15 mesi? Cosa ha prodotto in 27 mesi (durante i quali è stato assente nel 45% circa delle sedute di giunta), oltre ai risultati di cui sopra, salvo poi dimettersi per le sue “questioni personali“? Le sue relazioni in seno al Consiglio, anziché esporre soluzioni tecnico-politiche per la quadratura dei conti, si limitavano ad inutili giri di chiacchiere ed ingiustificabili offese personali. Nulla più che lunghi comizi, intrisi di vittimismo ed attacchi alle minoranze, ree di esercitare il mandato conferito loro dal 60% degli elettori, esercizio spesso ostacolato dalla sua maggioranza, dal presidente del consiglio e dagli uffici comunali.
E dopo tanta veemenza quale eredità ci ha lasciato? Per quanto mi riguarda solo un atteggiamento borioso ed un motto che resterà impresso nella memoria collettiva, come emblema e sintesi del vostro modo di fare politica. Chi non ricorderà il suo “basta ca se fa“? Espressione con la quale giustificava la rimozione dei rifiuti speciali, senza un affidamento a ditte specializzate, di cui chiedevamo conto in aula. Raggiungere un apparente obiettivo senza alcun rispetto delle regole amministrative, dei principi di trasparenza e, nel caso specifico, dell’ambiente. Ed è proprio così che operate da 27 mesi!
Le faccio pertanto gli auguri per i suoi impegni professionali (vecchi e nuovi), caro dott. Capuano, ma le assicuro che la comunità calena non sentirà di certo la sua assenza nella scena politica locale.
Il consigliere comunale
Dott. Giovanni Marrocco