CALVI R. – Sembra una notizia da prima pagina di un continente non appartenente all’Occidente e, invece, quanto sta accadendo a Calvi Risorta ha veramente del sorprendente per un paese europeo. Il commissario straordinario comunale, Umberto Campini, con ordinanza numero 3 del 15.03.2017, ha ordinato il divieto su tutto il territorio comunale all’utilizzo dell’acqua per usi potabili e per l’incorporazione negli alimenti e come bevanda. In altri termini, i cittadini di Calvi Risorta nei prossimi giorni non potranno utilizzare l’acqua dell’impianto pubblico dopo che l’Asl di Caserta ha comunicato i risultati dei rilievi fatti il 20 febbraio scorso e, contestualmente, ha chiesto l’individuazione delle cause della contaminazione, costringendo il commissario a intervenire con immediatezza (non a caso in queste ore sono previsti problemi all’erogazione – si suppone – proprio per identificare le possibili cause del disagio).
E’ ormai noto che l’area calena presenta problematiche ambientali significative di cui la discarica nell’area ex Pozzi rappresenta soltanto la punta di un iceberg fatto di veleni che stanno contaminando l’aria, la terra e l’acqua di una zona che, nonostante i proclami, è lontana dall’essere bonificata. Va ricordato, infatti, che già nell’aprile del 2014 (leggi qui) l’Asl e l’Arpac denunciarono una contaminazione da Escherichia Coli del Rio Lanzi, dove il valore della presenza del batterio nell’acqua aveva superato di circa 8 volte il limite tabellare. L’ Escherichia Coli, pur avendo un ruolo fondamentale nel processo digestivo, può provocare malattie nell’uomo e negli animali, come infezioni del tratto urinario, meningite, peritonite, setticemia, polmonite, diarrea (la patologia varia a seconda del ceppo del batterio). A ciò si aggiungono gli sforamenti del Pm10 nell’aria e la presenza di rifiuti che teoricamente potrebbero aver causato danni alla salubrità dell’acqua.