VITULAZIO – Quando il mitico Mou allenava l’Inter disse in conferenza stampa questa celebre frase: “Milan e Roma chiuderanno la stagione con zzeru tituli”. E da allora è diventata una frase tipo per i tanti tifosi che vogliono prendere in giro una squadra con grandi obiettivi che puntualmente non raggiunge. Si può dire lo stesso per l’associazione Sport&Vita di Vitulazio. Partita a dicembre con l’obiettivo di stupire e mettere in bacheca qualche trofeo, ora si trova in grande difficoltà. Ad ottobre iniziò il progetto “La Cantera” e il club si affiliò alla Lazio calcio a 5. Ora questo sembra non importare più. Sport&Vita allievi aveva impressionato tutti cogliendo, alla fine del girone d’andata del campionato FIGC, un primo posto da imbattuta addirittura sopra al più esperto Bellona (ricordiamo che era la prima partecipazione di S&V a un campionato di tale difficoltà). Nella seconda tornata, invece, tutto è cambiato e Sport&Vita è scesa dal 1° posto al 5° posto perdendo di fatto pure il treno dei playoffs. 2 pareggi e 7 sconfitte il bilancio del pessimo girone di ritorno. Chi se lo sarebbe mai aspettato che questa squadra che aveva stupito tutti, avrebbe chiuso il campionato fuori dai primi quattro e con “zzeru tituli”. Diversa la situazione nel Torneo di Macerata. Questo torneo, per Sport&Vita è stato una sorta di ritorno al passato. Infatti tra i convocati delle tre partite della fase a girone si sono rivisti i giocatori che hanno fatto la storia di Sport&Vita dello scorso anno, giocatori come Vincenzo Morrone, Gennaro Mennella, Marco De Cristofaro e Gianmarco Pezzulo. Anche lì la squadra dell’associazione non ha brillato particolarmente, ma è riuscita a conquistare la semifinale (torneo a 8 squadre di cui 7 di macerata) che si disputerà venerdì 27. Un’altra occasione per vincere un trofeo e conquistare un titulo. Ma se Sport&Vita fallisse anche l’obiettivo vittoria nel torneo di Macerata, sarebbe stagione con “zzeru tituli”??? No perchè ci sarebbe ancora i campionato CSI, spesso chiamato la coppa Italia da Sport&Vita; ma una coppa Italia non è mai stata così importante quando una squadra con grandi prospettive si trovava in condizioni di chiudere la stagione senza vincere niente. Le magliette blu o rosse con lo stemma della Lazio avevano iniziato male il questo campionato. La squadra, a inizio stagione, è stata divisa (come l’anno precedente) in Sport e Vita. Tutti puntavano sulla seconda che dopo tre giornate (in totale sono 10) si trovava insieme alla meno quotata Sport all’ultimo posto in classifica e impossibilitata a vincere il torneo senza passi falsi delle avversarie che la precedevano. Anche qui sembrava tutto perso e invece Vita si è ripresa e, con una cavalcata vincente, ha rimontato dal 5° e ultimo posto fino al 1° posto conquistato alla penultima giornata pochi giorni fa. Eccola la speranza, la speranza di alzare il primo trofeo dell’anno, di conquistare il titulo salvastagione. Ultimo ostacolo è la parrocchia Santa Maria dell’Agnena, che per alcuni giocatori di Vita si tratta di un ritorno al passato, un passato lontano pochi mesi. Tra il passato e il presente, c’è la speranza nel futuro. Vincere per dare prova di essere forti, vincere per il duro lavoro svolto in questi mesi, vincere per lo staff tecnico che tanto ha dato e tanto ha speso per questi ragazzi che lunedì prossimo avranno la chance di ripagare tanta gratitudine.
Allora forza Sport&Vita, non bisogna più pensare al passato, bisogna guardare in faccia il presente e affrontarlo per ottenere un glorioso futuro.
GIUSEPPE CARUSONE