CASERTA – La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, in base ad una sentenza della Corte di Cassazione, ha ordinato il sequestro preventivo d’urgenza di quattro attività casertane che vendevano la cosiddetta cannabis “light”.
Già da qualche giorno, tuttavia, il provvedimento aveva scatenato la protesta degli esercenti. Uno di questi, Virgilio Gesmundo, dopo che i carabinieri hanno messo i sigilli alla sua attività si è incatenato in segno di protesta. Di seguito vi proponiamo le parole del 23enne in un’intervista realizzata dal sito di informazione openonline:
Commenta con Facebook