CAMIGLIANO – In un noto sketch, Maurizio Crozza ironizzava sulla nascita improvvisa di nuovi acronimi per la riscossione delle tasse. Singolari sigle che richiamano nomi di patologie. Quel caos sul quale ironizzava il comico genovese, sta pervadendo un po’ tutti i Comuni d’Italia, alle prese con i bilanci di previsione da approvare entro il 31 dicembre del 2013. A Camigliano, la confusione creata a livello centrale, ha costretto l’assessore al Bilancio, Giovanni Borzacchiello, a proporre alla Giunta comunale di utilizzare anche per il 2013 la riscossione della Tarsu (la vecchia tassa sui rifiuti solidi urbani) in luogo della Tares, per coprire i costi di gestione dei rifiuti.
Fortunatamente per la Giunta di Camigliano (che ha votato il provvedimento nella delibera numero 89 dell’11 novembre scorso), il governo ha varato il decreto-legge numero 102 del 31 agosto 2013, che permette di applicare, anche per l’anno 2013, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, determinando i costi del servizio e le relative tariffe sulla base dei criteri previsti e applicati nel 2012. Il tutto con riferimento al regime di prelievo in vigore in tale anno. Così che il Comune ha potuto approvare le tariffe della tassa smaltimento rifiuti solidi urbani per quest’anno, stimando un gettito totale che si aggira intorno ai 191.491 euro e che dovrebbe coprire – secondo le stime dell’assessore – i costi del servizio previsti per il 2013.
I cittadini, vista la maggiorazione prevista dall’articolo 14, comma 13, del decreto-legge n. 201 del 2011, stimata in 30 centesimi di euro a mq, dovranno versare una parte della tassa in un’unica soluzione entro il prossimo 16 di dicembre e corrispondere la rata a saldo della Tarsu per il 2013 entro il 28 febbraio 2013. Nel caso in cui – ma questo è stato escluso dall’assessore al ramo – il gettito non garantisse la copertura finanziaria, il Comune potrebbe attingere dai fondi provenienti da altri tipi di tasse.
Red.