OSSIGENO – Ferrara, 27 marzo 2013 – La madre di Federico Aldrovandi, Patrizia Moretti, e con lei due giornalisti, Alessandra Mura e Marco Zavagli, sono stati assolti dal tribunale di Mantova dall’accusa di diffamazione nei confronti di Mariaemanuela Guerra, il primo pm che per primo guidò le indagini sul caso del diciottenne morto a Ferrara durante un controllo di polizia, nel 2005.
Il magistrato era stato criticato dalla Moretti per non essere andata quel mattino sul posto e non aver dato subito impulso alle indagini. Le frasi della donna erano state riportate dal quotidiano La Nuova Ferrara, in due articoli usciti nel febbraio 2010. Il pm, successivamente, sporse querela.
Il processo si è svolto e concluso a Mantova, città in cui il giornale ferrarese viene stampato. Il giudice Giuditta Silvestrini, oltre alle tre assoluzioni, ha deciso di rinviare a febbraio 2014 l’udienza per altri due giornalisti imputati, l’allora direttore del quotidiano Paolo Boldrini (adesso alla Gazzetta di Mantova) e Daniele Predieri. La difesa del pm, che al giornale ferrarese chiede anche un risarcimento di 300 mila euro, ha annunciato che impugnerà la sentenza in appello solo per quanto riguarda i due giornalisti e non per la madre del giovane.
”Mi chiedo quale possa essere il suo reale scopo e se non sia meglio che volti finalmente pagina e si dica la parola fine a questa discutibile vicenda”, ha commentato Patrizia Moretti, assistita durante il processo dall’avvocato Fabio Anselmo. I giornalisti, infatti, ”sarebbero rei di aver pubblicato solo le esatte parole da me pronunciate”.
Per l’uccisione di Federico Aldrovandi sono stati condannati in via definitiva a tre anni e sei mesi quattro poliziotti delle Volanti della questura ferrarese. In primo grado l’accusa venne sostenuta e portata a termine dal pm Nicola Proto.
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