Caso D’Orta: il Comune di Camigliano si salva al Tar e ottiene un accordo transattivo con gli eredi

Caso D’Orta: il Comune di Camigliano si salva al Tar e ottiene un accordo transattivo con gli eredi

CAMIGLIANO – Il caso D’Orta ha tenuto in apprensione il Comune di Camigliano – soprattutto per il significativo esborso che avrebbe dovuto affrontare -, il quale adesso sembra aver risolto la questione, nonostante la determinazione della famiglia che vantava dei crediti dall’Ente. La questione nasce più di dieci anni fa quando, con atto di citazione in rinnovazione, il signor Mario D’Orta chiamò in giudizio il Comune per opporsi alla quantificazione delle somme riconosciute prima a titolo di indennità di occupazione e, successivamente, di indennità di esproprio (con il decreto sindacale del 11.02.2004), di alcuni terreni. Nonostante l’opposizione dell’Ente, la prima sezione civile della Corte di Appello di Napoli accolse la richiesta condannando l’Amministrazione comunale al deposito presso la Cassa Depositi e Prestiti delle somme dovute a titolo di indennità di esproprio e di occupazione, liquidate in 161.263,20 per la prima e  17.617 euro per la seconda.

In attesa che arrivasse il pagamento per i crediti vantati, gli eredi del signor D’Orta (Francesco D’Orta e Silvana Gasparetto D’Orta) hanno anche presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Campania per chiedere l’ esecuzione della sentenza numero 15738/2010 della Corte d’Appello, con la quale l’Ente è stato condannato al deposito presso la Cassa deposito e prestiti delle somme di denaro a titolo di indennità di esproprio e di occupazione, e l’assegnazione di un termine al Comune per adempiere al pagamento e, in caso di persistente inerzia, la nomina di un commissario ad acta. La quarta sezione – con sentenza depositata il 20 gennaio 2016 – ha stabilito che il ricorso è irricevibile poiché “non è stato rispettato il termine di 15 giorni dalla notifica del ricorso per il deposito dello stesso: il ricorso è stato notificato in data 211.2013 e depositato il successivo 8.2.2013”.

Grazie alla sentenza favorevole, l’Amministrazione comunale è riuscita ad evitare ulteriori pressioni per il pagamento dei crediti e nel frattempo ha raggiunto un accordo transattivo grazie al quale dovrà corrispondere 134.073,13 euro entro il 28 gennaio prossimo, rispetto ai 140.511,43 previsti da una precedente recedente transazione.

Leggi la sentenza del Tar Campania: Camigliano – Tar – gennaio 2016

Red. Cro.

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