CALVI R. – Rinascita Calena solleva il caso Gea a Calvi Risorta. Nel comunicato che vi proponiamo qui di seguito viene illustrata tutta la vicenda:
Quasi tutti ricorderanno la famosa commedia di De Filippo in cui il protagonista prometteva di pagare il suo creditore il giorno dopo andando avanti di giorno in giorno senza mai mantenere la sua promessa. Ma se quella scena suscitava ilarità nel pubblico, lo stesso non si può dire di quello che succede a Calvi Risorta.
Vi raccontiamo brevemente una storia che sicuramente non farà ridere i cittadini caleni.
A pochi giorni dal termine del suo mandato la prima amministrazione Caparco decide di affidare alla società GEA un appalto di manutenzione della rete elettrica nel comune di Calvi Risorta, la cosa fa immediatamente molto discutere tanto che nella seguente campagna elettorale tutti (compreso l’attuale sindaco Marrocco) si impegnano dai balconi a mettere fine a quello che agli occhi di tutti sembra una sconceria, non si sa come però, la società GEA sia nella seguente amministrazione Zacchia, nella seconda amministrazione Caparco e nell’attuale amministrazione Marrocco continua a lavorare nel comune di Calvi Risorta.
Durante tutto questo periodo sembra che nessuno di coloro che ci ha amministrato e che ci sta amministrando si sia ricordato di pagare o di pagare totalmente la GEA, la quale giustamente rivendicando un suo diritto decide di affidarsi alla giustizia che nei primi due gradi stabilisce che il comune di Calvi Risorta è debitore nei confronti della GEA di quasi 1.300.000 euro più mezzo milione circa di interessi, totale 1.800.000 euro più “spiccioli”.
L’amministrazione Marrocco cerca quindi di correre ai ripari perché pagare il debito significa andare probabilmente incontro al dissesto finanziario e trova un accordo con la GEA per pagare in breve tempo senza corrispondere gli interessi.
A prima vista la cosa sembra ben fatta, ma poi viene fuori in consiglio comunale che questa spesa non ha una totale copertura finanziaria (benché si tratti di vecchi debiti). In pratica il comune non ha la maggior parte di questi soldi. E allora come si farà a pagare? Dove si troveranno questi soldi? E a che prezzo, visto che una sola rata pagata in ritardo porterà il comune a sborsare anche il mezzo milione di euro di interessi?
La risposta è facile ci penseranno quelli che vengono dopo (mi pagate domani?) ci penseranno i poveri cittadini di Calvi Risorta che stanno già pagando le tasse al massimo consentito, che vengono vessati da un’amministrazione che vuole fargli pagare anche le tasse che hanno già pagato, che si ritrovano un comune dissestato non solo finanziariamente ma anche dal punto di vista viario, viste le buche o meglio dire le voragini che gli automobilisti sono costretti ad evitare, e che si ritroveranno indebitati non soltanto loro ma anche i loro figli.
Di sicuro questa commedia non fa ridere come quella di De Filippo… ma certo lui era un grande, qui ci troviamo di fronte a qualcosa di molto diverso!
C.S.
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