Caso Impresud, “Il Paese che Vorrei”: Quali saranno le mosse del sindaco e della maggioranza?

Caso Impresud, “Il Paese che Vorrei”: Quali saranno le mosse del sindaco e della maggioranza?

PASTORANO – “Il Paese che Vorrei”, dopo che si è diffusa la notizia dell’interdittiva antimafia che ha colpito la Impresud srl, interviene per chiedere al sindaco Giovanni Diana e alla maggioranza come si comporteranno con la società che ormai da anni gestisce la raccolta dei rifiuti a Pastorano con affidamento diretto:

LA IMPRESUD s.r.l., SOCIETÀ CHE GESTISCE LA RACCOLTA DEI RIFIUTI E LO STOCCAGGIO DELL’UMIDO IN MOLTI COMUNI CASERTANI, TRA CUI PASTORANO, È STATA COLPITA DA INTERDITTIVA ANTIMAFIA.

La Prefettura di Caserta, con comunicazione numero 6242 del 14/08/2015, ha trasmesso al Comune di S.Tammaro il provvedimento 12B.16/ANT/AREA I del 13/08/2015 con il quale comunicava “che la ditta IMPRESUID s.r.1. con sede in con sede in Caserta alla Via Tanucci 89 ERA COLPITA DA DECRETO INTERDITTIVO ANTIMAFIA”.(da Caleno24ore)

Quindi la ditta è sprovvista del famigerato “requisito morale” (già stabilito dal Tar nel Febbraio scorso)!!

Nonostante questo, il Comune di Pastorano da circa 2 anni continua ad affidarsi alla Impresud per il servizio di raccolta dei rifiuti ( ricordando inoltre ai nostri lettori che, a tal proposito, abbiamo più volte denunciato politicamente la Maggioranza Consiliare in quanto il relativo capitolo di spesa a bilancio risulta aumentato benchè le tonnellate gestite sono in diminuzione!).

Preoccupante è altresì il modo in cui il Comune di Pastorano affidò la gestione e raccolta dei rifiuti alla Impresud: infatti, come riportarono alcune testate giornalistiche locali, il sostituto della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, dottor Silvio Marco Guarriello, secondo indiscrezioni, aprì una inchiesta sull’affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti e di igiene urbana di alcuni Comuni alla Impresud, società di Caserta gestita dalla famiglia Iavazzi. Sotto i riflettori del pm finirono gli Enti municipali di Calvi Risorta, PASTORANO e Sparanise, comuni che a parole volevano combattere la Holding casertana per quanto riguarda la localizzazione di una centrale a biomasse nell’Agro caleno e che nei fatti la FAVORIRONO CON AFFIDAMENTI DIRETTI (MA ILLEGITTIMI!!), pur in un regime non emergenziale. Secondo voci non confermate, FURONO ISCRITTI NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI , oltre a Francesco Iavazzi (titolare della Impresud), IL SINDACO DI PASTORANO, GIOVANNI DIANA, Mariano Sorvillo e Antonio Caparco. LE ACCUSE FORMULATE DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA FURONO DI ABUSO D’UFFICIO, TURBATIVA D’ASTA E FALSO IDEOLOGICO, AGGRAVATI DAGLI ARTICOLI 110 E 81 DEL CODICE PENALE (CONCORSO E CONTINUAZIONE DEL REATO). (www.caleno24ore.it, 29 Luglio 2014)

Ma ora, IN PRSENZA DI UN INTERDITTIVA ANTIMAFIA nei confronti di Impresud, quali saranno le mosse del Sindaco (che puntualmente afferma di mangiare “pane e legalità”!) e della Maggioranza? Revocheranno l’affidamento come in molti comuni coinvolti?

A NOI de “IL PAESE CHE VORREI” interessa sapere da che parte sta la nostra cara Maggioranza….

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