PIGNATARO MAGGIORE – Attanagliato dalla disperazione politica per il “caso Lubrano-Felicità”, il traballante Giorgio Magliocca ha riferito alla magistratura che lui era stato investito della vicenda nella sua qualità di sindaco, ma che la questione era stata ovviamente trattata dall’assessore alla cultura all’epoca in carica, Rossella Del Vecchio, e dall’allora dirigente dei servizi amministrativi del Comune di Pignataro Maggiore, dottor Salvatore Vito, per gli aspetti appunto amministrativi. Affermazioni pesanti, quelle di Giorgio Magliocca, perché il “caso” – come ben sanno i nostri pochi ma affezionati lettori – riguarda un fatto gravissimo: un accordo di partenariato per iniziative all’insegna della legalità e dell’anticamorra tra l’Amministrazione comunale e un’associazione denominata “Gruppo sociale La Felicità” i cui componenti del consiglio direttivo risultavano essere tutti – nessuno escluso – o parenti o amici della famiglia Lubrano, quella del defunto capomafia Vincenzo Lubrano, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Franco Imposimato, fratello del magistrato Ferdinando Imposimato.
L’accordo di partenariato con la lubranesca associazione fu firmato dal sindaco Giorgio Magliocca, di certo non dall’assessore alla cultura, Rossella Del Vecchio, né – meno che meno – dal dirigente dei servizi amministrativi, dottor Salvatore Vito. Quell’atto, insomma, è frutto della volontà politica di Giorgio Magliocca, spalleggiato soprattutto dall’assessore ai beni confiscati alla camorra, Vincenzo Romagnuolo, quest’ultimo notoriamente molto vicino agli amici, ai compari e ai “cumparielli” del “Gruppo sociale La Felicità”.
L’accordo di partenariato fu approvato con deliberazione di Giunta comunale numero 106 del 4 luglio 2019, anche con il voto favorevole di Rossella Del Vecchio, oltre che di Giorgio Magliocca e di Vincenzo Romagnuolo. Ma poi Rossella Del Vecchio ha sollecitato la richiesta di informazioni antimafia sul “Gruppo sociale La Felicità” (con una lettera al dottor Salvatore Vito), ha sostenuto di non sapere nulla della lubranesca associazione e in merito ha sparato a zero su Giorgio Magliocca, si è molto polemicamente dimessa dalla carica di assessore ed è passata nelle file dell’opposizione in Consiglio comunale, diventando capogruppo di “Progetto Pignataro 2021”.
Le affermazioni di Giorgio Magliocca – che vorrebbe tirare in ballo Rossella Del Vecchio e il funzionario comunale Salvatore Vito per il “caso Lubrano-Felicità” – sono ora al vaglio della magistratura.
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it