“Caso Lubrano”, Rossella Del Vecchio continua a bombardare Giorgio Magliocca: undicesima assenza consecutiva alle riunioni di Giunta – E questa volta tra le macerie del quartier generale magliocchiano non si è fatto vedere nemmeno l’assessore Gerardo Del Vecchio

“Caso Lubrano”, Rossella Del Vecchio continua a bombardare Giorgio Magliocca: undicesima assenza consecutiva alle riunioni di Giunta – E questa volta tra le macerie del quartier generale magliocchiano non si è fatto vedere nemmeno l’assessore Gerardo Del Vecchio

PIGNATARO MAGGIORE – I carabinieri che sempre più spesso si vedono a Palazzo Scorpio (sede dell’Amministrazione comunale), il nervosismo e il terrore che attanagliano il mondo politico locale per i possibili clamorosi sviluppi del caso “Lubrano-Felicità”, l’annuncio di uno spaurito Giorgio Magliocca che ha fatto sapere di non volersi candidare alla carica di sindaco alle amministrative del prossimo anno, la grande fuga dalla scomoda scialuppa magliocchiana in balia delle onde: tanti segnali che fanno immaginare il traumatico cambio di stagione che si prepara a Pignataro Maggiore, famigerata città tristemente conosciuta quale “Svizzera dei clan”. Ha avuto l’effetto di una bomba atomica la nostra inchiesta giornalistica sullo scandaloso accordo di partenariato per iniziative anti-camorra firmato tra il sindaco Giorgio Magliocca e il “Gruppo sociale La Felicità”, l’associazione cultuale i cui componenti del consiglio direttivo sono tutti – nessuno escluso – o amici o parenti della famiglia Lubrano, quella del defunto capomafia Vincenzo Lubrano, condannato all’ergastolo per l’omicidio Imposimato. Segretario del “Gruppo sociale La Felicità” è Angela Valente, moglie di Gaetano Lubrano, quest’ultimo figlio del citato Vincenzo Lubrano. I fratelli Gaetano Lubrano e Giuseppe Lubrano (pregiudicato, già sottoposto a sorveglianza speciale) sono stati condannati in primo grado per violenza privata con l’aggravante camorristica ai danni del giornalista e scrittore Salvatore Minieri.
Il tramonto di Giorgio Magliocca si è annunciato inevitabile quando l’assessore alla cultura Rossella Del Vecchio, nella seduta del Consiglio comunale del 26 maggio 2020, ha scagliato un devastante siluro affermando che non era stata sua (di Rossella Del Vecchio) l’idea dell’accordo con l’associazione legata alla famiglia Lubrano. E siccome firmatari della proposta risultavano essere lei (che non aveva però letto le carte, non sapeva niente del “Gruppo sociale La Felicità”) e il sindaco, significava che l’idea era stata del solo Giorgio Magliocca. Un fatto di enorme gravità per il quale Giorgio Magliocca dovrebbe presentare immediatamente le dimissioni, tanto più che da presidente della Provincia è anche componente del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza con il prefetto, il questore e i comandanti provinciali dei carabinieri e della Guardia di Finanza. Intanto, Rossella Del Vecchio continua a bombardare il quartier generale magliocchiano, ormai ridotto in macerie: indata 23 luglio 2020 l’assessore alla cultura ha fatto registrare l’undicesima assenza consecutiva alle riunioni di Giunta; in precedenza era stata assente alle sedute del 23 e 28 maggio, del 9, 16, 23 e 25 giugno, del 7, 9, 14 e 21 luglio 2020 (a parte pubblichiamo le undici deliberazioni di Giunta comunale da cui risultano le citate assenze). E questa volta, il 23 luglio 2020, Giorgio Magliocca ha dovuto prendere atto pure di un’altra assenza, quella dell’assessore Gerardo Del Vecchio, per coincidenza lo stesso che non si era fatto vedere (unitamente al vice-sindaco Antonio Paulmbo) alla pericolosa riunione di Giunta del 4 luglio 2019, quando fu approvata la famigerata deliberazione relativa al partenariato con la lubranesca associazione “Gruppo sociale La Felicità”. Scene di un fuggi fuggi generale.
L’opinione pubblica pignatarese attende le decisioni della prefettura e della magistratura sul “caso Lubrano-Felicità”. Il “caso Pignataro Maggiore” è di una gravità senza precedenti, anche perché il lubranesco “Gruppo sociale La Felicità” risulta aver firmato – oltre al suddetto accordo con il sindaco –  due protocolli d’intesa in materia di immigrazione con “Apeiron”, la cooperativa sociale guidata dal grande combattente dell’anticamorra Emiliano Sanges cui sono stati affidati beni confiscati alle cosche. La bufera sta per arrivare e travolgerà tutti quelli che hanno consentito un simile scandalo.

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Rassegna stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

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