“Caso Scabbia” alla scuola dell’infanzia, il dirigente Mesolella ritorna sulla questione

“Caso Scabbia” alla scuola dell’infanzia, il dirigente Mesolella ritorna sulla questione

PIGNATARO M. – Il Dirigente scolastico dell’Iac “Madre Teresa di Calcutta” ritorna sul “caso scabbia” dopo le accuse che gli sono state mosse in queste ore:

Purtroppo debbo ritornare di nuovo sul caso “scabbia” a Pignataro, perché si è arrivati al punto di mostrare certificati riservati e personali. Premesso che non sono amico di nessuno, né del padre né della madre, ma il preside di una scuola, confermo quanto detto e pubblicato sul sito caserta24ore.it, e sul sito della scuola, e cioè, che si è trattato di un falso allarme, perché si chiedeva di chiudere una scuola o ricorrere ad una disinfestazione che non era prevista in caso di scabbia. Il Ricciardi infatti, ha scritto sul suo sito comunedipignataro.it : …non siamo in grado di sapere se la segnalazione fatta a scuola sia stata inoltrata al sindaco per l’eventuale chiusura temporanea delle attività didattiche” E ancora: “Questa mattina il problema sarà segnalato dai genitori ai rappresentanti del consiglio di istituto per capire per quali ragioni si stia attendendo così tanto (a chiudere la scuola? A disinfestare il plesso?). A queste domande ho risposto con la nota dell’ASL di Caserta, dipartimento di Prevenzione UOPC, alla richiesta del sindaco“in riferimento alla sua nota n. 3284 , si comunica quanto segue: – non sono previsti, tra i provvedimenti da adottare, la chiusura della scuola o provvedimenti di disinfestazione dei locali. Il malato, nel caso, va allontanato da scuola fino al giorno successivo a quello di inizio trattamento e riammesso a frequentare..” (praticamente un paio di giorni). Non a caso il sindaco ha fatto riprendere le lezioni nel plesso chiuso. Pertanto, a mio avviso, ( e con questo confermo quanto già detto,“ la scuola non si doveva chiudere e non si doveva fare alcuna disinfestazione. Piuttosto il buon senso avrebbe voluto che eventuali problemi di carattere familiare o personali rimanessero circoscritti nella riservatezza che li connotano. Ora però, mi corre l’obbligo di precisare alcune cose: innanzitutto il certificato medico pubblicato (nonostante fosse stato meglio rimanesse segreto) è stato prodotto da un pediatra, così come quello prodotto in ospedale la domenica seguente; entrambi quindi rimandavano ad una visita di accertamento da fare da uno specialista dermatologo. Il sottoscritto, invece, è in possesso di un certificato riservato, prodotto non dal Santobono di Napoli il 6 aprile, ma dall’ospedale di Caserta e che è in possesso anche dagli avvocati della mamma della bambina che propongono un’altra diagnosi, non certamente l’eritema. Tutto il resto sono polemiche, io da genitore, oltre che da preside penso all’impatto che la vicenda ha avuto nei confronti di due povere bambine.

Preside Paolo Mesolella Istituto Autonomo comprensivo  Madre Teresa di Calcutta

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