PIGNATARO M. –Di seguito il comunicato stampa inviato dal Comitato anticamorra: Pietro Ricciardi, editore e ora anche co-direttore responsabile della testata giornalistica online www.comunedipignataro.it (organo ufficiale del magliocchismo) fu tra i primi a sapere del summit di Giorgio Magliocca con il boss mafioso Lello Lubrano al ristorante “Ebla” di Triflisco. E Pietro Ricciardi lo seppe – non più tardi dell’estate 2003 – dalla viva voce dello stesso Giorgio Magliocca. La notizia della confessione di Magliocca a Ricciardi è certa sulla scorta delle rivelazioni di una fonte fiduciaria a prova di bomba; la nostra fonte risulta aver appreso i contenuti del colloquio Ricciardi-Magliocca dalla viva voce di Pietro Ricciardi.
Quando – appunto nell’estate del 2003 – scoppiò per la prima volta la polemica sugli incontri tra Giorgio Magliocca (al summit con il boss da consigliere provinciale di An in carica) e Lello Lubrano, avvenuti tra la fine del 2001 e l’inizio del 2002, cioè alla vigilia delle elezioni comunali di Pignataro Maggiore, Magliocca sentì il bisogno di confidarsi con il suo amico Pietro Ricciardi. Magliocca raccontò la sua verità a Ricciardi confermando una sola cena al ristorante “Ebla” con il boss Lello Lubrano, definendola occasionale e accusando Eliseo Cuccaro (allora responsabile provinciale dei giovani di Forza Italia e strettissimo cumpariello politico di Giorgio Magliocca) di averlo attirato in una trappola. Magliocca disse a Ricciardi che il quarto partecipante alla cena era Francesco Parisi, quest’ultimo uomo del capomafia. Da oltre nove anni, insomma, Pietro Ricciardi ha avuto conferma dallo stesso Magliocca di almeno uno degli incontri al ristorante “Ebla” di Triflisco e che gli altri partecipanti al banchetto erano – come confermato dalla magistratura – Lello Lubrano, Eliseo Cuccaro e Francesco Parisi. Questo è quanto riferito dalla fonte fiduciaria, ma non possiamo escludere che Magliocca abbia poi fornito altre informazioni a Pietro Ricciardi durante colloqui di cui la nostra fonte non è stata più messa al corrente. In nove anni si possono raccontare tante cose.
Come è noto, Giorgio Magliocca (eletto sindaco di Pignataro Maggiore nel 2002 e nel 2006) ebbe almeno due incontri a cena con il boss Lubrano, per ammissione degli stessi Eliseo Cuccaro e Francesco Parisi entrambi interrogati dalla Sezione anticamorra della Squadra Mobile della Questura di Caserta.
Pietro Ricciardi, magliocchiano di ferro, fu nominato dall’ex sindaco nel consiglio d’amministrazione della municipalizzata per la raccolta dei rifiuti “Pignataro Patrimonio srl” nel 2008 (carica retribuita con una indennità pari al 60 per cento di quella del sindaco); nel 2006 fu candidato nella lista magliocchiana. Nel 2002 fu candidato nella lista di Magliocca il padre di Pietro Ricciardi, Vittorio, quest’ultimo nel frattempo defunto.
Pietro Ricciardi farebbe bene a raccontare quello che gli disse Giorgio Magliocca. Continuare a tacere non serve a nulla: gli incontri di Magliocca con il boss Lubrano sono comunque confermati e l’ex sindaco è, in ogni caso, finito politicamente parlando. Non può aspirare a cariche nei partiti o nelle Istituzioni chi, da consigliere provinciale in carica, alla vigilia della candidatura a sindaco, sentì il bisogno di andare a parlare con un pericoloso criminale come il capomafia Lello Lubrano.
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it