CALVI R./SPARANISE – È stato un successo la manifestazione che questo pomeriggio ha portato centinaia di cittadini in marcia dal palazzetto dello sport di Sparanise all’area ex Pozzi, per porre l’attenzione ancora una volta sullo scellerato progetto che prevede la costruzione di una centrale a biomasse in una zona che, nonostante sia già compromessa dall’interramento di rifiuti, ospita una centrale a turbogas e – nelle intenzioni delle istituzioni – ne dovrebbe ospitare una seconda. Un fiume fatto di bambini, giovani e meno giovani ha sfilato per riaffermare la volontà dei cittadini di decidere il proprio futuro.
Il corteo ha raggiunto il Demanio di Calvi Risorta, nei pressi della cosiddetta “centrale degli inciuci” e davanti all’area acquistata dalla famiglia Iavazzi, dove i manifestanti hanno posto un “sigillo” e degli striscioni, al fine di dimostrare la volontà di non cedere all’ennesimo scellerato progetto che interessa l’Agro caleno. La bella e colorata manifestazione è stata organizzata dal “Comitato per l’Agro Caleno: No Centrale a Biomasse” per chiedere il sequestro immediato del sito di proprietà degli Iavazzi, la bonifica dello stesso sotto stretto controllo popolare, l’annullamento dei finanziamenti accordati alla holding marcianisana e l’avvio di un iter alternativo al trattamento dell’umido che contempli l’utilizzo del sito di compostaggio di San Tammaro.
Red.