Centrale a biomasse: Caparco annuncia la richiesta di rinvio della conferenza dei servizi con un manifesto

Centrale a biomasse: Caparco annuncia la richiesta di rinvio della conferenza dei servizi con un manifesto

CALVI R. – Il sindaco uscente Antonio Caparco e la lista “Rinascita Calena”, attraverso un manifesto pubblico, annunciano di aver richiesto il rinvio della conferenza dei servizi di autorizzazione alla costruzione di una centrale a biomasse in località Demanio di Calvi, prevista per il prossimo 6 maggio. Il primo cittadino e i suoi, con l’ormai rituale richiamo alla “calenità”, ritengono che la scelta sia stata fatta nell’interesse della comunità e non per “interessi sotto banco”. Visto il periodo di campagna elettorale, ovviamente non poteva mancare l’attacco agli avversari politici e nello specifico alle “truppe cammellate” e a chi non potrebbe “parlare nemmeno di farmacie”.

La notizia è stata accolta positivamente dagli ambientalisti locali, i quali rivendicano la vittoria ottenuta dopo il convegno organizzato il 29 aprile scorso, quando ci fu un duro scontro verbale tra le parti, nel corso del quale Caparco apostrofò in malo modo i rappresentanti del “Comitato per l’Agro caleno: No Centrale a Biomasse”.

Il repentino cambiamento di rotta dell’Amministrazione comunale uscente, però, ha sollevato parecchi dubbi in chi già aveva ampiamente preventivato un atteggiamento del genere. Così come era stata giudicata non casuale la fissazione della data della conferenza dei servizi in piena campagna elettorale, così non sarebbe frutto della contingenza la richiesta di differimento della stessa. Secondo alcuni, infatti, in virtù di un freddo calcolo politico, l’area pro centrale avrebbe prima spinto per far convocare la conferenza dei servizi, con la conseguente possibilità di prospettare un nuovo fronte occupazionale, e poi chiesto il rinvio per non inimicarsi l’opinione pubblica, rimandando ogni decisione al periodo post elettorale (ovviamente sperando in una nuova affermazione il 25 maggio).

Le ultime considerazioni, però, senza alcuna riprova assumono la consistenza di semplici supposizioni. Soltanto le prossime mosse potranno chiarire il quadro della situazione.

Red. Pol.  

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