CALVI R. – Era stata quasi subito archiviata come un’occasione mancata per parlare in termini “costruttivi” del progetto della holding degli Iavazzi, i quali vorrebbero costruire una centrale a biomasse a poche centinaia di metri da un centro archeologico di grande pregio, come quello dell’antica Cales. Proprio per questo i movimenti ambientalisti e i Consiglieri comunali di minoranza avevano giudicato con termini critici la convocazione della seduta del Consiglio comunale di questa mattina (24 giugno) alle 9 che, tra i punti all’ordine del giorno, contemplava anche un passaggio sul tema che sta infiammando il dibattito nell’Agro Caleno.
La maggioranza, infatti, snobbando la richiesta delle opposizioni consiliari, ha preferito minimizzare i termini della questione. Intanto, il sindaco Caparco ha ricompattato i suoi, convincendo anche i Consiglieri comunali che in un primo momento avevano manifestato più di qualche dubbio sulla bontà del progetto degli Iavazzi. Anzi, il primo cittadino ha fatto di più. Nel corso della seduta del civico consesso, di fronte alla squadra politica che lo sostiene, ha affermato che la centrale a biomasse non provocherà alcun danno al territorio e che se avesse messo a rischio la salute pubblica, sarebbe stato il primo ad opporsi. Insomma, una adesione incondizionata al piano degli imprenditori casertani che già nei prossimi giorni potrebbe scatenare ulteriori polemiche, nel già teso clima politico-sociale di Calvi e dei comuni limitrofi.