Centrale a biomasse, il consigliere Giovanni Marrocco critica la convocazione “beffa” del Consiglio comunale

Centrale a biomasse, il consigliere Giovanni Marrocco critica la convocazione “beffa” del Consiglio comunale
Giovanni Marrocco - Consigliere di Minoranza
Il Consigliere comunale Giovanni Marrocco

CALVI R. – Dopo la convocazione del Consiglio comunale per lunedì 24 giugno alle 9 del mattino, i Consiglieri di opposizione hanno manifestato tutta la propria amarezza per la provocazione della maggioranza, la quale, per evitare la partecipazione dei cittadini, ha fissato la seduta ad un’ora proibitiva per tutti. Inoltre, ha respinto la richiesta della minoranza in merito alla convocazione del civico consesso in forma aperta per discutere della centrale a biomasse, per poi introdurre un punto all’ordine del giorno sullo stesso argomento tra i sei previsti. Sulla questione è intervenuto il consigliere Giovanni Marrocco che ha stigmatizzato l’atteggiamento di Caparco e dei suoi:

“L’ indifferenza regna sovrana a Calvi Risorta! La dimostrazione è la celerità con cui è stato convocato il “fantomatico” Consiglio Comunale, aperto e serale, richiesto dai consiglieri Marrocco, Cipro, Izzo, Bonacci e Zacchia, lo scorso 30 maggio, per prendere atto della posizione assunta dal primo cittadino, Antonio Caparco, sulla presunta notizia riguardante l’eventuale realizzazione di una centrale a biomasse nell’area ex-Pozzi. Un’area del comprensorio caleno, a ridosso della zona archeologica, già fortemente martoriata dalla presenza di  altri colossi,  distanti pochi centinaia di metri, la Calenia Energia di Sparanise e la Biopower di Pignataro Maggiore  e dalla mancanza di una sana coscienza politica di salvaguardia.

L’Amministrazione, con risposta scritta, rende noto che non c’è necessità alcuna di convocare un Consiglio, perché  superfluo, in quanto manca una richiesta ufficiale, da parte della società Iavazzi, riguardante la costruzione di una centrale, quindi già da questo(e ci viene spontaneo!): noi, cittadini caleni, sindaci e amministratori dei comuni limitrofi, ci siamo sbagliati in massa?

Ma la saga inquietante ha un seguito, perché in data 20 giugno, con N.P. 211 (vedi Albo Pretorio), spunta all’orizzonte la convocazione di un nuovo Consiglio ordinario fissato per lunedì 24 giugno, alle ore 9:00, al cui sesto e ultimo punto all’ordine del giorno si legge: Indirizzi circa la eventuale realizzazione di una centrale a biomasse.

Mah! Due posizioni contrastanti in pochissimi giorni, cosa nasconde questo cambio di programma? Si vuole cambiare strategia? O semplicemente (ci illudiamo!) si voglia vincere l’omertà e dire realmente le cose come stanno? Mi preme sottolineare che la realizzazione di un impianto di grandissima portata come quello che dovrebbe essere realizzato, non porta alcun beneficio o ricchezza al territorio, anche la prospettiva di nuovi posti di lavoro è un miraggio, e la prova è nei licenziamenti che la Calenia Energia ha fatto registrare negli ultimi periodi. I vantaggi sono solo per chi lo gestisce, grazie anche agli incentivi pubblici. L’installazione della centrale biomasse comporterà la svalutazione dei terreni e dei fabbricati per un vasto raggio e seri rischi per le colture dei terreni limitrofi e di conseguenza per la salute, da non sottovalutare che per funzionare a regime, tali impianti hanno bisogno di una grande quantità di acqua andando a depauperare le falde acquifere della zona. Ma questo a quanto pare non interessa ai nostri Amministratori! E’ da notare il peso che si dà all’intera vicenda, non solo collocando l’argomento al sesto e ultimo punto all’ordine del giorno, ma in un Consiglio ordinario, non aperto al pubblico come invece indetto dai comuni limitrofi! Segnale netto di trasparenza e  democrazia!”

Luciana Antinolfi

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