CALVI R. – Ecco la nota stampa delle opposizioni consiliari calene che intervengono sulla questione relativa alla localizzazione di una centrale a biomasse nell’area ex Pozzi:
L’amministrazione comunale guidata da Antonio Caparco, con il mancato “NO” all’inceneritore caleno (travestito da centrale a biomasse), ha compattato l’Opposizione Consiliare ed extraconsiliare in un unico solido fronte a tutela del territorio e dello sviluppo sostenibile dell’Agro Caleno.
Il Sindaco Caparco avrà vita durissima, se non cambierà repentinamente rotta, schierandosi egli stesso dalla parte del “NO”. I Consiglieri Comunali Antonello Bonacci, per il gruppo Rinascita Calena, Giacomo Zacchia, per Uniti per Calvi, i Consiglieri Ermanno Izzo, Giovanni Marrocco e Nicola Cipro stanno lavorando alacremente per preparare una serie di azioni che impediscano questo ulteriore e insensato scempio. Non ci si preoccupa particolarmente della natura tecnico-scientifica dell’impianto, quanto della congestione in atto nell’Agro Caleno. Alla centrale termoelettrica di Sparanise, ai siti pericolosi noti e non, quali Moccia, la stessa Pozzi e altri ancora, alle discariche sparse si aggiungerebbe un’altra fonte di pericolo. Sarebbe il baratro!
Primo passo: la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario per deliberare una mozione contraria alla costruzione dell’inceneritore e per costituire, in sinergia con le altre amministrazioni dell’Agro Caleno, un comitato istituzionale a difesa del territorio. Contemporaneamente, l’Opposizione, grazie ad un fitto confronto con le associazioni locali e con gli amministratori comunali del territorio, sta lavorando ad un incontro di piazza. Un confronto sul tema e sulle iniziative concrete, giuridiche e politiche, da intraprendere fin da subito. L’incontro si preannuncia partecipato e caldo. Già diverse associazioni, in testa la Piccola Libreria 80mq, frequentata da molti giovani caleni, hanno espresso la loro volontà di essere parte attiva in questa, come nelle altre occasioni di confronto e tutela della salute pubblica.
Molto probabilmente, si provvederà anche ad una raccolta di firme, così da manifestare formalmente il malumore già ampiamente visibile nella popolazione.
Alcuni Consiglieri lasciano trapelare la possibilità che nella stessa Maggioranza di Caparco si apra un fronte del “NO”. Si confida nel buon senso e nell’amore per la propria terra di quei consiglieri e assessori che hanno mostrato scetticismo sui primi passi favorevoli all’inceneritore/centrale mossi dalla Maggioranza.
L’occasione di tornare sui propri passi è imminente. Infatti, l’appuntamento consiliare si terrà entro i prossimi venti giorni, come impone la normativa vigente. La scelta è semplice: Sì O NO. Non ci sono grandi alternative. O si sta dalla parte della salute e del territorio oppure da quella della mera speculazione.