Centrale a turbogas di Sparanise, Roberto Vargas: “Cosentino aveva chiuso l’affare con una tangente mensile di circa 20mila euro che ogni mese veniva consegnata nelle mani del cassiere del clan Nicolino Panaro”

Centrale a turbogas di Sparanise, Roberto Vargas: “Cosentino aveva chiuso l’affare con una tangente mensile di circa 20mila euro che ogni mese veniva consegnata nelle mani del cassiere del clan Nicolino Panaro”

SPARANISE – Come era facile dedurre dai fatti, non c’era alcun dubbio che prima o poi le vicende “poco edificanti” che hanno riguardato l’ex sottosegretario Nicola Cosentino, in qualche modo, avrebbero toccato anche la centrale a turbogas di Sparanise. Tale deduzione ha trovato conferma nelle parole pronunciate dal collaboratore di giustizia Roberto Vargas, nel corso dell’udienza di oggi (4 giugno) del processo “Il principe e la scheda ballerina” che vede imputato l’ex parlamentare. Parlando degli incontri di “Nic o’merican” con il capo clan dei “Casalesi”, Francesco ‘Sandokan’ Schiavone, Vargas ha rivelato che l’ex coordinatore campano del Popolo della Libertà avrebbe “chiuso” la tangente per la centrale termoelettrica di Sparanise.

Il pentito, relativamente alla cosiddetta “centrale degli inciuci”, ha aggiunto di aver saputo della vicenda estorsiva dopo che fu scarcerato il fratello Pasquale nel 2003: “A Pasquale fu assegnata da Nicola Schiavone e Giuseppe Misso la zona dell’Agro-caleno per le estorsioni, il cui referente era Giuseppe Papa. Quando si pose il problema di chiedere la tangente alle ditte che stavano costruendo la Centrale termoelettrica, Nicola Schiavone mi disse che non dovevamo fare nulla perché Cosentino aveva chiuso l’affare con una tangente mensile di circa 20mila euro che ogni mese veniva consegnata nelle mani del cassiere del clan Nicolino Panaro”.

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