SPARANISE – Proprio mentre si attende la grande retata per lo scandalo della centrale termoelettrica di Sparanise, emerge dalla nebbia e dall’omertà del passato un’altra bomba, una rivelazione-choc: all’epoca delle proteste anti-ecomostro, consiglieri comunali avversari dell’insediamento furono vittime di un avvertimento camorristico ad opera dell’imprenditore del calcestruzzo Nicola Palladino (CLS di Pastorano), quest’ultimo ritenuto dai valorosi magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Napoli uomo del boss Michele Zagaria e, soprattutto, braccio operativo nell’Agro caleno del capo dei capi del “clan dei casalesi” Francesco Schiavone detto “Sandokan”. Lo apprende “Pignataro Maggiore News” da fonte fiduciaria solitamente bene informata.
Come è noto, Nicola Palladino fu arrestato – per vicende di camorra non riguardanti la centrale di Sparanise – il 6 dicembre 2011 nell’ambito di un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. A suo carico è in corso un processo con rito abbreviato davanti al Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Napoli e il pubblico ministero ha chiesto per il “sandokaniano” pastoranese la condanna a sei anni di carcere per l’imputazione di associazione mafiosa.
Non sappiamo se l’avvertimento di Nicola Palladino ai danni del fronte anti-centrale sparanisano sia già al vaglio della magistratura. In ogni caso, si dovrebbe – a nostro avviso – rimpolpare subito il già voluminoso fascicolo sulla centrale termoelettrica con questo episodio che la dice lunga sulle intimidazioni del vertice del “clan dei casalesi”, in particolare ad opera del braccio operativo pastoranese e caleno di Francesco Schiavone “Sandokan”, per mettere a tacere le proteste popolari e ogni iniziativa politica di contrasto al grande affare che tanto stava a cuore al molto onorevole Nicola Cosentino (che tra pochi giorni non avrà più la protezione dell’ombrello parlamentare) e alle più varie consorterie, a Sparanise e altrove. A Sparanise dove il capocosca è Giuseppe Papa, esponente di spicco del “clan dei casalesi”, molto vicino – come Palladino – proprio a Francesco Schiavone detto “Sandokan”.
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it