Cesare Cuccaro, “incassatore del reddito di maglioccanza”, impone il bavaglio ai cittadini che protestano contro il progetto Snam – Assurda risposta negativa alla richiesta dei consiglieri di minoranza per un consiglio comunale “aperto”

Cesare Cuccaro, “incassatore del reddito di maglioccanza”, impone il bavaglio ai cittadini che protestano contro il progetto Snam – Assurda risposta negativa alla richiesta dei consiglieri di minoranza per un consiglio comunale “aperto”

PIGNATARO MAGGIORE – Il presidente del Consiglio comunale, dottor Cesare Cuccaro, indicato dai buontemponi della piazza quale “incassatore del reddito di maglioccanza”, ha fatto sapere ai componenti del gruppo “Progetto Pignataro 2021” che del mega-impianto della Snam può parlare solo Gesù e non certo i semplici cittadini di Pignataro Maggiore. E se qualcuno osa insistere – aggiungiamo noi -, semmai con una manifestazione di protesta, il suo traballante grande capo sindaco Giorgio Magliocca (Forza Italia) subito lancia l’allarme all’indirizzo di polizia, carabinieri e Guardia di Finanza, come sempre supportati dai vigili urbani, il cui comandante dottor Alberto Parente partecipa attivamente alla campagna propagandistica pro-Snam.
Con una assurda lettera inviata ai consiglieri di “Progetto Pignataro 2021”, Rossella Del Vecchio (capogruppo), Maria Bonacci, Giuseppe De Lucia, Gaetano Fucile e Piergiorgio Mazzuoccolo, che avevano proposto la convocazione di un Consiglio comunale “aperto”, il presidente Cesare Cuccaro (sfegatato snammista) ha detto che “la suddetta richiesta è stata già oggetto di discussione e deliberazione nella seduta del Consiglio comunale del 25 maggio 2021 pertanto trattandosi di duplicazione di richiesta non si ritiene necessario procedere a nuova convocazione sul medesimo oggetto”. Come è noto, la citata riunione del Consiglio comunale del 25 maggio 2021 – dove i cittadini non potevano prendere la parola – si tenne con inizio alle 10,28, quando i pignataresi erano al lavoro, a scuola o all’Università. Presero la parola, però, Gesù (si intende l’ingegnere Emanuele Gesù, non il Cristo) e altri soggetti della Snam o che portavano gas al suo mulino. Pubblichiamo a corredo di questo nostro articolo la lettera di Cesare Cuccaro, la deliberazione del Consiglio comunale dove Gesù illustrò il suo vangelo snammista e un documento su quello che i buontemponi locali hanno definito “reddito di maglioccanza”.
Con la decisione di imporre il bavaglio ai cittadini, Cesare Cuccaro si è assunto una gravissima responsabilità, per la quale pagherà un altissimo prezzo politico. Vogliamo sperare che i consiglieri di minoranza, favorevoli al Consiglio comunale in seduta “aperta”, si impegnino massicciamente – così come immaginiamo farà il “Movimento BastaImpianti NO SNAM” – per mobilitare la protesta popolare contro il “no” del magliocchiano Cesare Cuccaro. Per concludere una delucidazione: il cosiddetto “reddito di maglioccanza” (con ovvia scherzosa allusione al “reddito di cittadinanza”) è la succosa indennità (9900 Euro ogni anno) che Cesare Cuccaro incassa quale componente del consiglio d’amministrazione di “Terra di Lavoro Spa”, “una società ad intero capitale pubblico, attualmente con socio unico che è l’ente Provincia di Caserta”. Naturalmente, Cesare Cuccaro è stato collocato sulla ben retribuita poltrona di “Terra di Lavoro Spa” dal presidente della Provincia, Giorgio Magliocca; e tutti e due ora sono impegnati nell’imporre il silenzio ai cittadini che protestano contro il mega-progetto della Snam e che vorrebbero la convocazione di un Consiglio comunale “aperto”. Quando si incassa il “reddito di maglioccanza” va bene tutto per Cesare Cuccaro, allineato e coperto agli ordini del traballante Giorgio Magliocca: fosse pure una centrale nucleare o una bomba atomica.

lettera Cesare Cuccaro

deliberazione Consiglio comunale

cosiddetto reddito di maglioccanza

Rassegna stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

Commenta con Facebook