Chi conosce le segrete cose di Palazzo Scorpio dice che è cominciata la guerra dei “carlisti” contro Giorgio Magliocca – Ecco il messaggio in materia di dossi artificiali con il quale Carlo Del Vecchio ha dato una botta al sindaco

Chi conosce le segrete cose di Palazzo Scorpio dice che è cominciata la guerra dei “carlisti” contro Giorgio Magliocca – Ecco il messaggio in materia di dossi artificiali con il quale Carlo Del Vecchio ha dato una botta al sindaco




PIGNATARO MAGGIORE – Quelli che conoscono le segrete cose di Palazzo Scorpio, sede dell’Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore, ne sono convinti: è cominciata la guerra dei “carlisti” contro il sindaco Giorgio Magliocca. E sarebbe una notizia clamorosa, se fosse confermata da ulteriori fatti, perché i “carlisti” sono (o forse erano) un punto di forza dell’attuale sindaco che – per altre vicende ben conosciute dai nostri pochi ma affezionati lettori, cioè il “caso Lubrano-Felicità” – è stato costretto ad annunciare che non si ricandiderà alle elezioni amministrative del prossimo anno. Carlo Del Vecchio (grande capo dei cosiddetti “carlisti”), cosa nota ai nostri lettori pignataresi e non solo, è un dipendente del Comune di Pignataro Maggiore, dove è stato tra l’altro vice-comandante della polizia locale; ora è comandante dei vigili urbani di Calvi Risorta, a seguito di un accordo tra le Amministrazioni delle due città dell’Agro caleno.
Le voci relative alla rivolta dei “carlisti” contro Giorgio Magliocca (che è anche presidente della Provincia e commissario provinciale di Forza Italia) sono nate a seguito di un messaggio pubblicato sulla pagina Facebook di Carlo Del Vecchio il 18 luglio 2020, un testo che riportiamo integralmente al termine di questo articolo e che comincia così: “ATTENZIONE AD OPERARE CONTRO LEGGE……. Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – Dossi artificiali: responsabilità civile e penale di chi effettua errata collocazione”. Ma perché una semplice riflessione sui dossi artificiali è stata letta con la lente d’ingrandimento della politica? Non è persino ovvio che un comandante dei vigili urbani metta in guardia contro le possibili violazioni di legge? Per dare una risposta – sempre a giudizio degli osservatori delle segrete cose di Palazzo Scorpio – bisogna fare attenzione alle date: il messaggio di Carlo Del Vecchio è stato pubblicato, come si è detto, il 18 luglio 2020; quindi immediatamente dopo un’ordinanza del sindaco di Pignataro Maggiore proprio per l’installazione di dossi, la numero 49 del registro generale con la data del 17 luglio 2020, documento che pubblichiamo a parte integralmente. Botta e risposta, insomma. Cosa per cui si suppone che a Carlo Del Vecchio prudevano le mani e che non vedeva l’ora di assestare una randellata sul groppone di Giorgio Magliocca.
A Palazzo Scorpio il messaggio è arrivato forte e chiaro perché quando parla Carlo Del Vecchio non è un uomo solo a prendere posizione, ma l’intera fazione dei “carlisti”, fortissima nella macchina amministrativa. Nelle file dei dipendenti comunali pignataresi (tra figli, parenti vari e amici personali) i “carlisti” contano parecchio e se Carlo Del Vecchio proclamasse, per ipotesi, uno sciopero potrebbe mettere in ginocchio l’apparato amministrativo. Ma dal nostro punto di vista di giornalisti non è tanto l’aspetto quantitativo del “carlismo” ad essere interessante, quel che conta davvero è il dato “qualitativo”. Se, per avventura, i “carlisti” si impegnassero in politica e cominciassero a diffondere pregnanti comunicati stampa (semmai contro Giorgio Magliocca) i nostri utenti potrebbero leggere cronache immaginiamo molto succose. Per ora accontentiamoci della bordata di Carlo Del Vecchio in materia di dossi, per il resto se sono rose (cioè vera guerra dei “carlisti”) fioriranno.

ordinanza-dossi

Ecco il testo integrale del messaggio di Carlo Del Vecchio:

ATTENZIONE AD OPERARE CONTRO LEGGE…….

Ministero delle infrastrutture e dei trasporti

Dossi artificiali: responsabilità civile e penale di chi effettua errata collocazione

(Parere n. 5274, 26 ottobre 2011)

I dossi artificiali di rallentamento non possono essere posizionati lungo le corsie preferenziali.

E’ quanto chiarisce il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con il parere 26 ottobre 2011, n. 5274 con il quale viene chiarito che il loro uso è consentito solo su strade residenziali, in parchi pubblici e privati e nei residences ed è invece vietato “su strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per i servizi di soccorso e di pronto intervento”.

Inoltre, sottolinea il Ministero, il loro permanere in opera in luoghi non consentiti, in caso di incidenti riconducibili alla loro collocazione può dar luogo a responsabilità civile e penale in capo a chi ne ha disposto la collocazione o a chi non ne ha disposto la rimozione.

Ministero delle infrastrutture e dei trasporti

Parere 26 ottobre 2011, n. 5274

Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione e i Sistemi Informativi e Statistici

Direzione Generale per la Sicurezza Stradale

Divisione II

Prot. 5274 26.10.2011

Oggetto: Decreto per eliminare i dossi artificiali in prossimità degli incroci. Rif. prot. n. 70429 del 29.09.2011.

Con riferimento alle problematiche esposte nella nota in riscontro, si premette quanto segue.

I dossi artificiali sono trattati dall’articolo 179, commi da 4 a 9, del Regolamento di Esecuzione e di Attuazione del Nuovo Codice della Strada (DPR n. 495/1992); il loro uso è consentito solo su strade residenziali, in parchi pubblici e privati, nei residences, e simili; esso è invece vietato su strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per i servizi di soccorso e di pronto intervento.

Al riguardo la direttiva ministeriale 24 ottobre 2000, sulla “Corretta ed uniforme applicazione delle norme del Codice della Strada in materia di segnaletica e criteri per l’installazione e la manutenzione”, al paragrafo 5.6, impone agli Enti proprietari di evitare che tali manufatti costituiscano pericolo per la circolazione.

Analoghe considerazioni sono state sviluppate anche nella II Direttiva sulla corretta ed uniforme applicazione delle norme del Codice della Strada in materia di segnaletica e criteri per l’installazione e la manutenzione, prot. n. 777 del 27.04.2006.

Inoltre il loro permanere in opera, in caso di incidenti riconducibili alla loro collocazione, può dar luogo a responsabilità in capo a chi ne ha disposto la collocazione o a chi non ne ha disposto la rimozione.

Ciò premesso, qualora installati in difformità da quanto prescritto dalla vigente normativa, i manufatti in argomento devono essere immediatamente rimossi; in difetto, gli Enti proprietari risponderanno civilmente e penalmente in caso di danni e lesioni derivanti dal loro permanere in opera.

Si resta a disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento.

IL DIRETTORE GENERALE

(Dr. Ing. Sergio DONDOLINI)

Rassegna stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

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