Chi è Mimmo Moro? Il mistero dell’addetto stampa (vero o presunto?) del Comune di Bellona

Chi è Mimmo Moro? Il mistero dell’addetto stampa (vero o presunto?) del Comune di Bellona

BELLONA – Questo articolo è stato redatto con l’intento di mettere in luce un’anomalia nell’operato dell’Amministrazione bellonese. Vorremmo infatti mettere le cose in chiaro su una questione che potrebbe sembrare di lana caprina, ma non lo è perché parliamo di professionalità, competenze e soprattutto del riconoscimento della “funzione” che ogni persona ha nella società e nello specifico in un’Amministrazione.

La questione è relativa al ruolo di “addetto stampa” di cui si dovrebbe dotare un’Amministrazione che vuole rilasciare “comunicati stampa” e alla evidente violazione della legge 150/2000 che disciplina le attività di comunicazione e informazione nelle Pubbliche Amministrazioni.

Molto spesso, infatti, leggiamo “cs”, cioè comunicati stampa, a firma di un tale Mimmo Moro, il quale scrive non si sa a nome di chi o di cosa, poiché il Comune di Bellona non risulta dotato di un ufficio stampa né di un responsabile della comunicazione istituzionale.

Ci chiediamo chi sia questo Mimmo Moro e se sia iscritto all’ordine dei giornalisti, ordine a cui dev’essere obbligatoriamente iscritta la persona che redige i comunicati stampa. Infine, se effettivamente operasse a nome dell’Amministrazione: con quali criteri è stato nominato?

Per quanto ci riguarda, siamo sicuri che l’Amministrazione bellonese chiarirà l’identità di Mimmo Moro e soprattutto il ruolo che ricopre: nei suoi articoli, infatti, scrive spesso “abbiamo sentito il Sindaco Abbate”, “abbiamo avvicinato il vice-Sindaco Sarcinella”, etc.

In ogni caso, la questione non è solo locale. Una cosa simile infatti è già accaduta in Sicilia, dove la Giunta regionale emetteva comunicati stampa a firma dei singoli Amministratori o addirittura anonimi. In quel caso l’ordine dei giornalisti così si è espresso:

“Il richiamo-diffida che l’Ordine dei giornalisti ha inviato al presidente della Regione, agli assessorati e alla Procura della Repubblica di Palermo – conclude la nota dell’Assostampa Sicilia – è un fermo e doveroso allarme per chiedere a chi di competenza, di far cessare lo scempio dell’informazione che proviene dagli Enti locali e dalle Istituzioni che toglie continuamente posti di lavoro ai professionisti del settore e soprattutto concede alla classe politica la possibilità di diffondere una informazione assolutamente di parte” (http://www.lasiciliaweb.it/articolo/96230/sicilia/lodg-sicilia-diffida-crocetta-squarciato-un-muro-di-omerta)

Questo è il sito del Governo italiano che chiarisce alcuni concetti sul ruolo dell’ufficio stampa:

http://www.urp.gov.it/Sezione.jsp?idSezione=130

Red. pol.

 

 

 

 

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