Chiusura del “Bar Manhattan”, una manifestazione a sostegno del noto locale di Gianluca Di Lillo e le tante testimonianze di solidarietà

Chiusura del “Bar Manhattan”, una manifestazione a sostegno del noto locale di Gianluca Di Lillo e le tante testimonianze di solidarietà

VITULAZIO – Si svolgerà nella mattinata di domani (martedì 14 maggio) una manifestazione “contro la repressione sui locali della movida vitulatina”, organizzata a seguito del drastico provvedimento emesso dal Questore di Caserta che ha disposto, per motivi di ordine pubblico (articolo 100 del TULPS – Testo Unico della legge sulla pubblica sicurezza), la sospensione della licenza per la somministrazione di alimenti e bevande del “Manhattan Lounge Bar” sito in Piazza Riccardo II di Vitulazio. Il provvedimento del Questore, è stato emesso su proposta dei Carabinieri della Stazione di Vitulazio, che hanno segnalato diversi episodi riferiti all’esercizio pubblico in questione e facendo ritenere che gli stessi hanno determinato una turbativa per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, tra cui la frequentazione di personaggi con carico pregiudizi penali e di polizia connessi alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti oltre che per reati in genere.

La scelta del Questore di Caserta, il dott. Antonio Borrelli, non è stata presa bene da buona parte dei numerosissimi avventori della “movida vitulatina” (giovani e non) che hanno organizzato una manifestazione spontanea a sostegno del notissimo locale di Piazza Riccardo II. A diffondere la notizia di una spontanea manifestazione organizzata a sostegno del “Manhattan Lounge Bar” di Vitulazio, è stata la signorina Giuliana Sabattielo, nota per essere stata la promotrice di una petizione popolare contro la “serrata sulla movida vitulatina”, imposta da un’ordinanza comunale emanata qualche mese fa e che fece tanto discutere (clicca qui per leggere l’articolo sull’argomento). Ritornando alla manifestazione di domani mattina, la signorina Giuliana Sabattielo, tramite i social, ha testualmente dichiarato: “Dopo i ripetuti atti repressivi a scapito delle attività commerciali messi in atto da chi, con la scusa della pubblica sicurezza, crede di assolvere al proprio dovere colpendo indiscriminatamente nel mucchio ai danni di chi lavora onestamente, domattina ci rechiamo al comune per chiedere al sindaco di prendere le distanze da questi provvedimenti insensati e di opporsi con atti concreti e simbolici a garanzia degli elementari e fondamentali diritti al lavoro e alla socialità. Domani mattina alle ore 9.00 ci vediamo sul cavajuolo e ci spostiamo verso la casa comunale! No alla repressione, si al lavoro, Free cavajuolo!” (Allegato 1). Inoltre, sempre la signorina Sabattielo, promotrice dalla libera manifestazione di domani mattina che prederà corpo sul “Cavaiuolo” (Piazza Riccardo II) per poi sportarsi verso la “Casa Comunale” (Piazza Municipio – Via Pietro Lagnese), sempre attraverso i social network (Allegato 2) è ritornata sull’argomento asserendo che: “Succede a Vitulazio. Negli ultimi mesi nubi nere di feroce repressione si sono addensate sulle nostre teste, acquazzoni di potere assoluto e indiscriminato si sono scaricati senza pietà su tutta la comunità, senza che la politica fosse mai intervenuta a fare da ombrello, da mediatore. Completamente assente! Se è un problema di ordine pubblico, non è certamente colpendo il commercio indistintamente che si risolve. Non sarà per mano del carabiniere di turno che la vivacità di un luogo, espressione di libertà e appartenenza, morirà! Non lo permetteremo! soprattutto chi ci amministra non deve più consentire tutto questo! Vitulazio chiede una risposta politica concreta e urgente!…”.

Inoltre, è stato anche diffuso un logo a sostegno del noto locale vitulatino (allegato 3) dal quale si legge: “io sto con il Manhattan”, free Cavaiuolo e stop repressione”. Inoltre, in merito a ciò, tra le numerose e sentite testimonianze di solidarietà al titolare e ai dipendenti della nota, apprezzata e frequentatissima attività commerciale vitulatina, sempre tramite i social network, è intervenuta la Consigliera Comunale di maggioranza Michele Cioppa, asserendo: “Noisiamomanhattan. Se il locale era frequentato da delinquenti malavitosi non era più sensato chiedere collaborazione ai proprietari piuttosto che penalizzarli? Io non sono d’accordo con questo sistema che lascia liberi i malavitosi e punisce i lavoratori, quasi un mondo alla rovescia. Mah….”(Allegato 4). In conclusione, anche Gianluca Di Lillo, titolare del notissimo locale vitulatino “chiuso per 15 giorni” dal Questore di Caserta, è intervenuto asserendo: “A seguito di un’ordinanza che troviamo ingiusta e discriminante l’attività sarà chiusa per 15 giorni. Per noi che sappiamo bene quanti sacrifici facciamo ogni giorno per offrire un servizio sempre migliore ai nostri clienti sacrificando tempo alle nostre famiglie e alla nostra vita è davvero angosciante, triste dover abbassare la saracinesca seppure per pochi giorni. Ora chiediamo alla comunità a chi ci conosce a chi sa che professionisti siamo e con quanta passione facciamo il nostro lavoro di non abbandonarci, di starci vicino perché come la fenice risorgeremo dalle nostre ceneri e grazie al vostro supporto saremo più forti di prima” (Allegato 5).

Infine rammentiamo che la chiusura del bar “Manhattan Lounge Bar”, giunge a seguito di simili provvedimenti di sospensione temporanea della licenza e sempre a firma del Questore di Caserta, emanati nei confronti di altri due noti bar ubicati della medesima piazza vitulatina, ed in specifico il “Piper2” ed il “Keller” che, per due volte ciascuno, già sono stati oggetti di “chiusura forzata”  a causa della provata frequentazione di persone con pregiudizi penali e di polizia, nonché specifici alla detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. Le decisioni assunte dal Questore di Caserta, nei confronti dei tre locali della “movida vitulatina”, sono state compiute ai sensi dell’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS – R.D. 18 giugno 1931, n.773 e modificato dall’articolo 12 del D. L. n. 14 del 20 febbraio 2017) che sancisce: “oltre i casi indicati dalla legge, il questore può sospendere la licenza di un esercizio, anche di vicinato, nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini. Qualora si ripetano i fatti che hanno determinata la sospensione, la licenza può essere revocata”.

 

Commenta con Facebook