PIGNATARO M. -Importanti rivelazioni in sede giudiziaria sono arrivate ieri nell’ambito del processo di Corte di Assise al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, sul delitto Abbate. Gli inquirenti, infatti, hanno interrogato il collaboratore di giustizia, Clemente Massaro. L’ex boss di San Felice a Cancello ha parlato dei suoi rapporti con Antonio Abbate: “Conoscevo Antonio Abbate. Prima quando lui era latitante lo incontrai diverse volte”. Sul rapporto che intercorreva tra i due pentiti, Massaro aggiunge:”Vi posso dire che una volta quando mi incontrai ci andai con tutte le precauzioni perché Abbate era arrabbiato e pensavo che si poteva vendicare con il nostro gruppo perché era stato ucciso dal nostro gruppo un suo amico, Mario Di Paolo il pupparolaro”. Riguardo alla geografica criminale dell’Agro Caleno, l’ex capocosca ha sottolineato che gli Abbate erano vicini alla fazione del clan dei “casalesi” che faceva capo a Francesco Schiavone, mentre i Ligato alla fazione guidata da Francesco Bidognetti.
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