Il powerpoint è la miglior soluzione da attuare allo scopo di realizzare una presentazione convincente, che risulti essere anche visiva oltre che discorsiva. Ciò può avvenire sia in ambito scolastico che in quello lavorativo, poiché nel primo caso bisogna sapere come incuriosire gli altri studenti e come soddisfare l’insegnante di turno; il powerpoint potrebbe avere il medesimo ruolo persino durante un meeting aziendale. Inoltre, un capo di una qualunque impresa ne potrebbe fare un uso al fine di mostrare l’andamento finanziario in un determinato lasso di tempo, così da spiegare ai dipendenti quali sono i punti forti e quali quelli deboli su cui lavorare. E se si dovesse prendere parte a un convegno in rappresentanza della propria azienda, sarebbe opportuno affascinare i presenti tra discorsi e immagini evocative.
Quando il livello di professionalità richiesto per una presentazione è più alto della media, gli strumenti integrativi – vedi ad esempio il software proposto sul sito mauriziolacava.com – possono rappresentare un valido aiuto per migliorare l’utilizzo di powerpoint e arricchire le slide con elementi grafici supplementari e altre funzionalità. L’obiettivo è lo stesso per tutti, ovvero rendere la presentazione più coinvolgente e soddisfacente, in modo tale da permettere agli altri di comprendere quanto esplicitato, nonché ulteriori discorsi di natura economica e/o legata ad investimenti importanti, ma non solo. Insomma, sapere come fare una buona presentazione in powerpoint è fondamentale per chiunque, e in qualunque luogo, che sia l’università, un’aula scolastica o uno spazio allestito per un meeting aziendale: ecco quali sono gli aspetti più importanti per riuscirci.
Definire lo stile della presentazione con powerpoint
Prima di tutto, devi riflettere sul contenuto da esporre e sul target di pubblico verso il quale ciò dovrà essere fatto. In base a questi due fattori, devi scegliere uno tra i modelli di powerpoint disponibili, le cui slide devono essere tematicamente collegate, magari anche solo seguendo un filo conduttore. Oltre agli aspetti grafici da curare, devi comprendere quale linguaggio adoperare: meglio parlare in maniera semplice e diretta, senza perdersi in tecnicismi, i quali rallenterebbero soltanto l’esposizione rendendo quest’ultima artificiosa.
Scegliere un font visibile
Successivamente va selezionato un font che risulti pienamente visibile, poiché ogni titolo, sottotitolo e intestazione deve essere perfettamente leggibile. Per assicurarsi che ciò avvenga, basta scegliere un carattere dalle grandi dimensioni e con un colore in grado di evidenziare un distacco tra le scritte e gli sfondi delle varie diapositive. Tuttavia, è opportuno che ciascuna scritta segua il medesimo stile di formattazione, così da preservare una certa coerenza.
Selezionare immagini coerenti e distinguibili
Lo stesso discorso va fatto per le immagini da inserire all’interno del powerpoint, le quali devono risaltare per dimensioni e per una risoluzione di qualità. Oltre al fatto che devono essere ben distinguibili, sia da chi segue la presentazione in prima fila che da chi è seduto dietro, devono avere una certa coerenza con il tema proposto. Senza le immagini si otterrebbe una presentazione spoglia e poco coinvolgente, dunque esse sono essenziali.
Usare tabelle e grafici funzionali
Usare tabelle e grafici funzionali al discorso elaborato per un’esposizione in powerpoint, renderebbe l’intera azione memorabile per chiunque. Bisogna farne un utilizzo ponderato, magari dedicando un’intera slide ad una tabella o un grafico che riporti i dati analitici e/o finanziari per cui è fondamentale assumere una certa consapevolezza.
Allineare i contenuti delle slide
Le slide di un powerpoint durante l’esposizione devono essere allineate tematicamente, così da dare continuità al discorso elaborato. Inoltre, devono essere anche esteticamente allineati i contenuti, evitando che le scritte non siano centrate e le immagini tagliate. Il tutto deve apparire pulito e simmetrico, poiché l’occhio vuole la sua parte, e il pubblico lo si deve coinvolgere il più possibile. In caso contrario, l’attenzione finirà sugli errori strutturali più che sul discorso che si sta tenendo.
Comunicato Stampa