CALVI R. – Ancora una volta una partecipatissima assemblea pubblica sancisce la volontà di proseguire la battaglia sui territori.
Una battaglia, quella contro l’impianto di Iavazzi, che tiene conto non solo dell’inutilità dell’impianto, ma anche di intere aree da bonificare; di un ciclo dei rifiuti ben lontano dall’inversione di rotta; dell inceneritore della Biopower (adesso ArabaFenice) sbloccato a Pignataro Maggiore, e di somme ingenti di denaro sperperati e sprecati per gli interessi imprenditoriali, ma ben lontani dall’essere investiti per servizi sociali, aziende in crisi o sanità.
La proiezione del video-inchiesta sui terreni di Iavazzi ha palesato inoltre quanto le dichiarazioni sulla totale salubrità di quella particella (dichiarato dallo stesso Iavazzi) sono vere e proprie bugie, con intento criminale a danno delle comunità.
Segnaliamo ancora una volta la provocazione della Digos di Caserta che, durante lo svolgimento dell’assemblea, con aria intimidatoria si è avvicinata ad un fotografo/attivista del Movimento 5 stelle lì presente per sequestrargli il materiale fotografico prodotto. Ma la pronta reazione dello stesso e dei partecipanti ha evitato che questo accadesse.
Insomma si continua a marcare stretto chi lotta per la libertà di questa terra, ma resta a piede libero chi invece la utilizza come ruscello da prosciugare.
Andiamo avanti determinati a proseguire in questo solco, convinti che sia l’unica strada percorribile per una reale emancipazione e vivibilità della nostra terra.
Bonifiche mancate, magagne imprenditoriali, impianti inutili, sprechi di denaro e quindi soldi in meno alle comunità, saranno al centro dell agenda di lotta dei mesi a venire qui nell’Agro Caleno.
Comitato per l’ Agro Caleno: NO Centrale a Biomasse