Comitato Rifiuti Zero Vitulazio, Michele Merola: Pensavamo di Esserci liberati dagli Inceneritori

Comitato Rifiuti Zero Vitulazio, Michele Merola: Pensavamo di Esserci liberati dagli Inceneritori

VITULAZIO – Non molto tempo fa abbiamo esultato per il recepimento di una Direttiva Europea sul trattamento dei rifiuti e sulla sua gerarchia nella gestione degli stessi.  Al punto 33 di questa direttiva infatti si fissavano i punti circa il trattamento dei rifiuti che doveva passare attraverso obbiettivi di prevenzione , riutilizzo, riciclo, riduzione, nonchè di un divieto di incenerire i rifiuti che  potevano essere riciclati o compostati, con esplicito riferimento alla gerarchia del trattamento dei rifiuti espressa nella direttiva medesima.

Nello stesso periodo il Comune di Verona dava alla ASGM l’incarico di costruire e gestire un Inceneritore a Cà del Bue, ovviamente è subito iniziata la lotta delle comunità locali per opporsi alla costruzione dell’Eco Mostro.

Cosi avviene che una parlamentare europea fa pervenire al responsabile europeo per le politiche ambientali Janez Potocnik, una interrogazione in cui si esprimono dubbi sulla costruzione dell’inceneritore proprio in virtù di quella direttiva che preconizzava entro il 2020 la fine di ogni incenerimento dei rifiuti.

Evidentemente avevamo capito male, perchè nella sua risposta scritta e reperibile in rete, Potocnik dice tutt’altro, in primo luogo chiarisce che la direttiva sull’incenerimento dei rifiuti mira a prevenire o ridurre nella misura del possibile, gli effetti negativi dell’incenerimento e del co incenerimento dei rifiuti sull’ambiente, chiarisce inoltre che la direttiva 2001/42 concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente, nota come valutazione ambientale strategica o direttiva VAS si applica per l’appunto ai piani ed ai programmi , anche nel settore dei rifiuti ; essa quindi non si applica ad un singolo progetto , quale era l’inceneritore che si voleva costruire a Cà del Bue, d’altra parte la direttiva VAS si applicherebbe ad  un piano di gestione dei rifiuti prescritto dalla direttiva europea 12/2006 relativa ai rifiuti o alla modifica di un piano di gestione dei rifiuti esistente, nel cui ambito poteva ricadere l’inceneritore di Cà del Bue.

Vi è inoltre la direttiva 85/337 del Consiglio Europeo concernente la Valutazione di Impatto Ambientale VIA che si applica agli Inceneritori, la quale specifica che gli Impianti di smaltimento tramite Incenerimento dei rifiuti pericolosi e non pericolosi con una capacità di smaltimento di oltre 100 tonnellate al giorno è obbligatorio lo svolgimento di una Valutazione di Impatto Ambientale, in tutti gli altri casi compreso quello di una modifica ad un Inceneritore già esistente, l’autorità competente di uno Stato Membro è tenuta a determinare attraverso una procedura detta di selezione se un dato progetto possa avere un notevole impatto ambientale , nel qual caso è necessario rilasciare una valutazione dell’impatto ambientale prima del rilascio dell’autorizzazione.

Morale della Favola: la corretta attuazione della Legislazione Europea in materia di Gestione dei Rifiuti è in primo luogo una Prerogativa degli Stati membri , ma il Trattato non conferisce alla Commissione Europea di sostituirsi alle Autorità degli Stati Membri nelle loro attività di pianificazione e nelle decisioni riguardanti ad esempio l’autorizzazione per la costruzione di un Inceneritore..A buon intenditore ….poche parole…..

Michele Merola

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