Comizi elettorali: in attesa della chiusura, ancora fuochi d’artificio. Centrale termoelettrica, Ferrara: “Anche il dottore è passato spesso per l’isola 6 del centro direzionale”. Rifiuti, Piccolo a Sparanise in Movimento: “Ridarete tutto a Iavazzi? Quello della Biomasse?”

Comizi elettorali: in attesa della chiusura, ancora fuochi d’artificio. Centrale termoelettrica, Ferrara: “Anche il dottore è passato spesso per l’isola 6 del centro direzionale”. Rifiuti, Piccolo a Sparanise in Movimento: “Ridarete tutto a Iavazzi? Quello della Biomasse?”

SPARANISE – Stasera, finalmente, la campagna elettorale volgerà al termine. L’ultimo comizio vedrà le tre liste in campo avvicendarsi sul palco per le ultime battute. Intanto ieri sera, giovedì 2 giugno, Uniti per Sparanise e Alleanza Insieme per Sparanise hanno tenuto i propri discorsi, come di consueto.

Mariano Fausto Sorvillo ha introdotto i comizi dei propri candidati. La prima a impugnare il microfono, per questa compagine, è stata Antonella Lo Greco. La candidata ha rivendicato la continuità di un progetto politico che dura dal 2009, progetto incompleto che, appunto, richiede un rinnovato impegno. Sui rifiuti, sostiene, molto è stato fatto – soprattutto un notevole aumento della raccolta differenziata – ma bisogna fare di più in particolare per abbassare le tasse. Rivendica la scelta di aver portato il Comune di Sparanise fuori dal Consorzio Unico di Bacino, rischiando molto ma riuscendo alla fine a risolvere il problema dei cumuli di spazzatura per le strade. In merito all’agricoltura, di cui la lista ha molto discusso asserisce Lo Greco, esiste un problema: i prodotti spesso non riescono a varcare i confini in quanto i campi vengono irrigati con pozzi che non permettono le certificazioni europee. Per cui l’impegno che la candidata assume è quello di portare, nella cosiddetta zona del demanio, pozzi di acqua potabile.

È il turno dell’intervento di Vitaliano Ferrara che, dopo 16 anni di politica paesana, prende la parola per la prima volta. Ferrara si candida, dichiara, per una Sparanise più a misura di cittadino. Dice di essere stato corteggiato fino all’ultimo da Merola – che tutti ricorderanno essere stato il suo padrino politico – ma di avere con determinazione scelto Sorvillo perché, sostiene, alla ricerca di un rinnovamento totale. Il candidato denuncia pratiche opache di voto di scambio: “si va in giro a pagare bollette o fare la spesa alle persone”. Poi continua: “noi non prometteremo lavoro ma vogliamo creare le condizioni per portare lavoro a Sparanise”. Sulla Centrale, Ferrara sostiene di essersi opposto prima al decreto VIA e, successivamente, di averla contrastata ricevendo una denuncia con richiesta di risarcimento danni per oltre un milione e mezzo dalla Calenia. Questo è un punto molto controverso in quanto – secondo alcuni detrattori – il candidato sarebbe molto vicino ai vertici della Calenia. Ma sulle accuse che lo vedrebbero assiduo frequentatore della sede della General Costruction dell’imprenditore Gallo, Ferrara ribatte: “anche il dottore [Merola] è passato spesso per l’isola 6 del centro direzionale”.  Il candidato prosegue l’intervento citando altri temi di forte interesse: lo Sport, l’urbanistica, la video sorveglianza e, non ultimo, il cimitero che versa in una condizione di abbandono. Conclude così l’intervento con un appello al voto e, preso dall’emozione, sbaglia il nome della lista: “Votate Insieme per Sparanise!”.

Segue l’intervento di Anna Fucile. Parte con il problema degli impianti sportivi che, afferma: “saranno tutti ripristinati nei primi 100 giorni”. La chiave di volta, chiarisce, è la diversificazione e la rifunzionalizzazione delle strutture esistenti: “per esempio la piscina potrebbe essere riconvertita in pista di pattinaggio”. Sulla Centrale la Fucile si domanda: “come mai si parla tanto di rinnovo della convenzione? Quali interessi ci sono in ballo?”. E poi chiosa: “è finito il tempo delle decisioni prese nella stanza di un medico. La nostra sarà una governance trasparente e partecipata”. Le ultime battute sulla sicurezza: “il paese sarà diviso in 8 quartieri, ognuno sorvegliato da 4 persone. In questo modo daremo anche lavoro”.

Dopo i tre candidati di Uniti per Sparanise è il momento di Alleanza Insieme per Sparanise che, a sua volta, presenterà tre esponenti della squadra. La tribuna viene allestita con un grande tricolore e, mentre l’inno nazionale risuona, tutti i candidati salgono sul palco. Alcuni si tengono la mano sul cuore.

È il candidato sindaco, come di consueto, ad aprire il discorso. Antonio Merola parte subito in quarta e tra gli attacchi agli avversari e il ricordo del 2 giugno da il via al comizio. Subito due domande per Vitaliano Ferrara: “è vero o non è vero che tua moglie lavorava alla mensa? È vero o non è vero che sei consulente della General Costruction ad Alife per la biomasse e a Teano per una discarica?”.

Anche Assunta Zona sale sul palco per la prima volta in questa tornata. Nel 2014, afferma, “vincemmo con un progetto di rilancio. Quando sono state prese decisioni impopolari è stato per il bene del paese”. E poi accusa: “nei nostri paesi viene fatta una politica sbagliata in cui non c’è informazione e la verità viene nascosta ai cittadini”. Poi però quando gli andiamo a chiedere il testo del discorso che ha tenuto, proprio al fine di fare informazione, Assunta Zona gentilmente rifiuta. Zona continua e cita ripetutamente la vittoria del 2014 che, a suo dire, diede il via ad un risanamento interrotto da chi fece venir meno la maggioranza e reso difficile dalle strette maglie del Patto di Stabilità: “all’inizio volevamo fare tante cose ma abbiamo avuto difficoltà perché o mancavano i soldi o non si potevano spostare”. E, prima di cedere la parola, rivela: “Ogni volta che parlo di Antonio Merola, tutti mi rispondono che è un dittatore. Ma se pretendere che al Comune si lavori fino a tardi è da dittatori allora si: Antonio Merola è un grande dittatore”.

È il turno di Lea Consoli, che si ricandida al fianco di Antonio Merola dopo il grande risultato – in termini di consensi ricevuti – delle scorse elezioni. Nella ricorrenza del 2 giugno, Consoli ricorda quanti hanno versato il proprio sangue per fare la libertà e la democrazia ed un pensiero va alle donne, che settant’anni fa conquistavano il diritto di voto. Poi fa un appello a non offendere gli avversari ma a parlare di programmi e ricorda: “non esistono salvatori ma esiste la possibilità di creare le condizioni per migliorare”. In testa alla lista delle priorità il comparto agricolo e lo sviluppo del territorio. Quest’ultimo, sostiene, oggi si può realizzare facendo ricorso a fondi europei che però, precisa, sono prevalentemente destinati a zone con un ampio bacino di utenza. Mentre sul Piano Regolatore chiarisce: “deve essere occasione per creare la ripresa e non di speculazione”. Rivendica la modifica dello Statuto comunale perché ormai “desueto” e, su quanti “irresponsabilmente” hanno fermato il cammino riformatore della precedente amministrazione non ha dubbi: “hanno agito per interessi personali”. Sulla Centrale, della quale ritiene si sia parlato anche troppo, Consoli ribadisce di non aver mai mutato nel tempo la propria posizione di contrarietà. Tuttavia, in ossequio ad un principio di realismo, il danno certo che l’impianto ha procurato deve essere trasformato in una opportunità. Rispetto agli avversari Consoli è netta: Sparanise in Movimeno alle elezioni del 2014 appariva come una “simpatica novità” mentre oggi, causa la loro ossessione per la vittoria, ha finito per assimilarsi alla “vecchia politica, con progetti irrealizzabili”. Mentre ad Uniti per Sparanise ricorda: “il popolo su di voi si è già espresso”. E rivolgendosi a coloro che si sono prestati “al gioco del commissariamento”, decreta: “la vostra sconfitta vi sarà notificata il 5 giugno”.

Tocca all’avvocato Salvatore Piccolo chiudere questa penultima serata di campagna elettorale ed il comizio della propria formazione. L’esordio è netto: “La nostra vittoria è imminente!”. Piccolo fa un appello a parlare di programmi e a non cimentarsi in ingiurie contro gli avversari. Dunque parte all’attacco di Armando Giramma: “nel 2010 [con Mariano Sorvillo sindaco, NdA] eri assessore e percepivi mille euro al mese. In quell’anno ci furono le elezioni provinciali e alla commissione elettorale spettava la nomina degli scrutatori”. Bene, Armando Giramma, accusa Piccolo, nominò sua figlia. Una condotta definita non illegale, ma sicuramente inopportuna. Sempre in riferimento a quel periodo, durante il quale Piccolo era ancora membro della giunta Sorvillo, il candidato rivendica di essere stato lui a scrivere la delibera per uscire dal CUB. Allora ritorna su Giramma: secondo Piccolo quest’ultimo avrebbe ripetutamente chiesto soldi al Comune, a partire dal 1992, per il campo sportivo. Per questo motivo, continua, avrebbe dovuto esonerare le squadre di calcio dal pagamento. Ma l’attacco non si ferma, anzi prosegue sulla questione della Commissione di controllo sulla Centrale: “non hai controllato!”. Rivolgendosi quindi a Sparanise in Movimento, rilancia: “che quando c’era [Giramma] la centrale non inquinava è una barzelletta! Lo rifarete assessore all’ambiente? La farete la gara d’appalto sui rifiuti? O ridarete tutto a Iavazzi? Quello della Biomasse?”. Sulla Pozzi un’altra bordata perché, a dire di Piccolo, l’ex assessore è stato tra gli ultimi dipendenti a lasciare gli stabilimenti, avendo lavorato per l’Iplave. Ecco l’accusa: “sapevi benissimo che c’erano seppelliti gli scarti della lavorazione!”. A questo punto il candidato cambia argomento e vira verso le politiche sociali. L’attacco è al baratto amministrativo, proposto da Sparanise in Movimento: “una misura tutt’altro che innovativa, anzi piuttosto arcaica e che non serve a nulla”. Piuttosto si punti a valorizziare, continua, la nostra posizione di capofila nell’Ambito C9. E fa una rivelazione secondo cui, in una recente riunione d’ambito, il comune di Capua avrebbe rivendicato la posizione di capofila. Ebbene, secondo Piccolo il commissario straordinario stava “incredibilmente” per accettare. Il pericolo sarebbe scampato solo grazie ad una loro non meglio chiarita iniziativa. Piccolo dunque si rivolge ancora una volta a Sparanise in Movimento, accusandoli di non aver risposto alle sue domande su chi avesse finanziato la campagna elettorale della lista di Martiello. Tuttavia la conclusione è dedicata a Mariano Sorvillo e alla sua lista: “tante volte mi sono chiesto il motivo che ha spinto Mariano ad acquistare la palazzina Pozzi. A guardarla sembra un cimitero. Allora ho capito: Giancarlino & Co. hanno capito che questo sarà il loro funerale. Avete fallito!”.

Teodosio Lepore (teodosio.lepore@gmail.com)

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