Comunità di Capodarco: il Tar del Lazio dà ragione ai coniugi che gestiscono il bene confiscato

Comunità di Capodarco: il Tar del Lazio dà ragione ai coniugi che gestiscono il bene confiscato

TRENTOLA DUCENTA – Il Tar del Lazio ha dato ragione alla Comunita’ di Capodarco, Compagnia dei Felicioni, sull’utilizzo di un bene confiscato alla camorra impiegato ai fini sociali. Al centro della disputa la villa confiscata al killer dei Casalesi Dario De Simone, gestita da due coniugi per accogliere bambini in affido temporaneo al comune di Trentola Ducenta, ai quali il sindaco Michele Griffo voleva revocare l’uso della struttura. Nella sentenza della magistratura amministrativa si sottolinea che, al di la’ di come viene definito il titolo (comodato d’uso) con cui si da’ un bene confiscato, esso e’ una ‘concessione’ e, quindi, ai sensi di legge la competenza a disporre e’ del Consiglio comunale e non di un sindaco o di una giunta.

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