VITULAZIO – La conferma del Tenente Antonio Parisi a capo della polizia municipale e di alcune aree del Comune di Vitulazio rischia di diventare un caso che travalica gli stretti confini comunali. In queste settimane, dopo l’approvazione del Bilancio di previsione con gli annessi emendamenti discussi in sede di Consiglio comunale, è tornata di attualità la denuncia presentata dal Consigliere comunale di minoranza, Luigi Romano, contro la delibera di Giunta numero 40 del 15 maggio scorso e la successiva conferma di Parisi al vertice del comando dei vigili urbani e dell’area amministrativa, della vigilanza, degli affari generali e del personale.
L’ex sindaco, il 28 ottobre scorso – dopo aver chiesto l’annullamento degli atti e la sospensione del Tenente Parisi – ha presentato Al Ministro della Giustizia, al Ministro dell’Interno, alla senatrice Rosaria Capacchione, all’onorevole Marco Di Lello, alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, alle Prefetture di Caserta e Napoli, alla Corte dei Conti, alla Guardia di Finanza e ai carabinieri, un esposto nel quale parte dall’approvazione della summenzionata delibera avente a oggetto: “Delibera numero 104 del 2012 di Giunta comunale, nulla osta in posizione di comando presso il Comune di Vitulazio del dipendente del Comune di Mondragone Ten. Antonio Parisi. Indirizzi politici e programmatici”. Nel provvedimento richiamato dalla deliberazione, il Comune di Vitulazio chiese al Comune di Mondragone il distacco per comando di un funzionario di categoria D, istruttore direttivo di vigilanza, per otto mesi, per sopperire alla mancanza di un comandante dei locali “caschi bianchi”.
Il distacco del Tenente Parisi venne autorizzato dall’Ente mondragonese dal mese di ottobre del 2012 fino allo scorso mese di maggio. Prima della scadenza dell’incarico, l’esecutivo guidato dal sindaco Achille Cuccari ha riconfermato il comandante proprio con la delibera numero 40 del 15 maggio 2013. Secondo Romano, attraverso quel provvedimento, la Giunta comunale avrebbe “deliberatamente posto in essere atti a vantaggio del Ten. Antonio Parisi nell’inosservanza delle norme previste in materia. Da ciò deriverebbe una condotta censurabile sotto il profilo amministrativo, contabile e penale. Al contempo il Ten. Antonio Parisi, in relazione a tale delibera, ha assunto atti di propria competenza violando l’obbligo di astensione in quanto persona interessata nella procedura de qua”.
Il Tenente Parisi, infatti, nel frattempo, oltre ad aver assunto l’incarico di responsabile dell’area polizia locale, ha accumulato anche le cariche di responsabile di altri settori, così da determinare – secondo l’ex sindaco – “un danno in termini di efficienza e di buon andamento, nonché in termini propriamente economici e patrimoniali”. Il comandante, pur non avendo mai ricoperto un ruolo di responsabile al Comune di Mondragone, ha ricevuto varie nomine, nonostante la presenza in pianta stabile a Vitulazio di altri funzionari che avrebbero potuto svolgere ugualmente gli stessi ruoli. In quel caso, a detta del Consigliere di opposizione, sarebbe stata garantita anche una maggiore efficienza all’Ente, non provocando ulteriori esborsi.
In definitiva, per Romano, la Giunta comunale avrebbe posto in essere una condotta rilevante sotto il profilo penale, contabile e amministrativo, per favorire il tenente Antonio Parisi, danneggiando la Pubblica Amministrazione. Inoltre, poiché la delibera di giunta numero 40 del 2013 sarebbe stata assunta previo parere favorevole – ai sensi dell’articolo 49 del decreto legislativo numero 267 del 2000 – del Tenente Antonio Parisi (in qualità di responsabile dell’Area Amministrativa e dell’Area Vigilanza), soggetto interessato dall’incarico e beneficiario, si sarebbe configurata una grossa incompatibilità. Parisi, infatti, avrebbe dovuto astenersi in base alla legge numero 190 del 2012, poiché in questo modo avrebbe ottenuto un ingiusto vantaggio.
Per tutto ciò, l’ex sindaco ha chiesto alle autorità che trovate in epigrafe sui documenti che riportiamo di seguito di accertare: la regolarità degli atti, le eventuali responsabilità penali e amministrative della Giunta comunale in relazione alla delibera numero 40 del 15 maggio del 2013; le eventuali responsabilità penali, amministrative e disciplinari del tenente Parisi nell’emettere pareri favorevoli in qualità di responsabile delle aree; e l’eventuale danno erariale.