Consiglio comunale: rimandata la questione Giudice di Pace. Al via l’adesione alla Stazione appaltante

Consiglio comunale: rimandata la questione Giudice di Pace. Al via l’adesione alla Stazione appaltante

PIGNATARO M. – La questione relativa alla chiusura degli uffici del Giudice di Pace di Pignataro Maggiore è stata rimandata. Nella seduta del Consiglio comunale di ieri (10 luglio), è stato deciso di procrastinare il voto di revoca della delibera numero 8 del 22 aprile 2013, con la promessa che il sindaco Giorgio Magliocca nelle prossime settimane sonderà la disponibilità dei Comuni circostanti a sostenere le spese di gestione degli uffici. Inoltre, la maggioranza consiliare è sembrata intenzionata a chiedere anche le spese pregresse. Possibilità, quest’ultima, che sembrerebbe impraticabile, visto che l’accordo stipulato tre anni fa non sarebbe stato ratificato da tutti i Consigli comunali degli Enti coinvolti.

In una seduta che ha visto come unico assente il Consigliere comunale Gaetano Fucile, l’assise ha votato l’adesione alla Stazione Unica Appaltante e, a maggioranza, l’istituzione di un organo comunale che andrà ad occuparsi dei beni confiscati. L’assessore al ramo, Vincenzo Romagnuolo, al termine della lettura di una relazione sul progetto, ha ribadito quanto annunciato dal primo cittadino in campagna elettorale: l’affidamento della nuova istituzione ad una persona scelta dal Consiglio comunale. L’opposizione, sul voto per il nuovo organo municipale, non ha voluto allinearsi alla maggioranza, lamentando la tardiva messa a disposizione per i membri dell’opposizione del lungo regolamento.

Red. Pol.

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