SPARANISE – Dopo anni di lettere e di solleciti puntualmente inviati al Consorzio Idrico Terra di Lavoro per la mancata corresponsione dei canoni di depurazione e delle acque reflue, il Comune di Sparanise ha portato a casa un importante ed atteso risultato che rende merito a chi non ha voluto rassegnarsi. La settimana scorsa, dopo una lunga riunione tra il sindaco Mariano Sorvillo ed il direttore generale del CITL Giuseppe Farbo, è stata messa la parola fine alla lunga querelle.
Il Consorzio Idrico ha riconosciuto al Comune di Sparanise un debito pari a 592.978 euro, somma che fa riferimento ai canoni di depurazione e delle acque reflue relativi al periodo 2004-2010 che l’Ente casertano non aveva mai riversato nelle case del Comune caleno come, viceversa, avrebbe dovuto fare in base al contratto di affidamento. Discorso diverso per quanto concerne l’anno 2011 che è ancora in corso di riscossione ma che comunque dovranno essere versate entro il 31 dicembre dell’anno in corso. Il Consorzio si è poi impegnato a versare le somme relative alle annualità 2012 e 2013 entro il 31 dicembre del 2014 e del 2015.
Come è noto, il CITL non versa in condizioni economico finanziarie ottimali pertanto ha chiesto ha proposto un accordo bonario al Comune di Sparanise che consiste sostanzialmente sulla possibilità di dilazionare il debito in 12 rate. Dunque a decorrere dal quindicesimo giorno dalla stipula dell’accordo, il Consorzio verserà, a mezzo bonifico bancario, 49.364,84 euro nelle casse del Comune di Sparanise la prima delle undici rate previste. Le restanti 10 verranno accreditate entro il giorno 20 dei mesi a seguire, fino all’ultimo versamento previsto per il 20 giugno 2014.
“Si tratta dei soldi che i cittadini di Sparanise hanno già pagato ma che ad oggi, non sono mai rientrati nelle casse del Comune – ha detto il primo cittadino Mariano Sorvillo – fatto che ha creato una situazione francamente insopportabile. Per dovere istituzionale abbiamo deciso di accettare l’accordo bonario che prevede il rateizzo del debito e voglio augurarmi che, proprio in virtù di tale accordo, e soprattutto per una forma di rispetto nei confronti dei contribuenti sparanisani, tali problemi non abbiano più a verificarsi e che per il futuro non dovremmo più adire le vie legali affinché sia rispettato un contratto tra Enti pubblici”.
C.S.