“Così parlò un uomo del sud” il libro di Antonio Bonacci è pronto per le stampe

“Così parlò un uomo del sud” il libro di Antonio Bonacci è pronto per le stampe

PASTORANO – Il libro intitolato “Così parlò un uomo del Sud” affronta temi  di natura storica, con risvolti sociologici e  con  finalità didattiche. Non è un romanzo o una storia immaginaria ma ha la pretesa di trattare degli argomenti attuali e di proporre una didattica nuova basata sui fatti di vita reali. Il testo è stato scritto  perché i giovani di oggi non si interessano dei problemi della nostra società.  I giovani rincorrono valori effimeri privi di senso etico, trascorrono la maggio parte del tempo utilizzando gli strumenti del web: smatphon, whatsapp, facebook ed altre piattaforme informatiche. Ecco perché prevale l’apparire a discapito dell’essere, si preferisce l’io al posto del noi, prevalgono solo l’edonismo e il dio denaro. Dopo una breve annotazione autobiografica si prendono in esame nuove  metodologie didattica,  che si avvalgono di strumenti e strategie informatiche per favorire il processo di insegnamento-apprendimento . Negli ultimi decenni la vita scolastica è cambiata profondamente. Da una parte le innovazioni  tecnologiche hanno consentito lo sviluppo di strumenti, di tecniche nuove e la creazione di nuovi ambienti d’apprendimento. Dall’altra, i processi di globalizzazione ed i crescenti flussi migratori hanno determinato una popolazione scolastica plurietnica,eterogenea, portatrice di culture e valori diversi. Da tempo ormai l’Unione Europea sta promuovendo l’adozione stili educativi volti a formare una educazione europea. Il lavoro del docente è perciò cambiato. Non dispensa conoscenze con lezioni frontali, una specie di deus ex machina ma è diventato  una guida, un coordinatore all’interno di una scuola attiva .  Al di là delle nuove tecniche metodologiche prese in esame, l’autore ha sempre criticato l’impianto scolastico fatto di circolare, di burocrazia asfissiante, di leggi a volte contraddittorie, ha sempre preferito un tipo d’insegnamento diverso, fatto di tavole rotonde in modo da mettere in condizione i ragazzi di parlare liberamente e di stimolare il  senso critico per non essere plagiato dai mass-media e da ideologie politiche partitiche. Non è stato mai d’accordo con un insegnamento livellato, uguale per tutti. Non si può insegnare la stessa cosa a tutti i ragazzi. Accanto alle lezioni frontali con l’aiuto di sussidi moderni quali le lavagne luminose, i video, i filmati, i computer, bisogna prendere in esame lezioni e testimonianze di vita reale per stimolare nei ragazzi il ragionamento critico. Gli argomenti trattati di seguito s’ispirano a un tipo di scuola sperimentale. Si prendono in esame argomenti di attualità, tratti dalla vita quotidiana assieme a problematiche storiche. Una didattica basata sui fatti reali e non sulle parole. L’obiettivo è mettere i ragazzi in grado di ragionare con la propria testa sviluppando la creatività e il senso critico. Queste i temi trattati sotto forma di lezioni didattiche: Inquinamento ambientale, terra dei fuochi, centri commerciali, la pedofilia, il femminicidio, la droga, la festa di halloween, l’abuso sulle donne, la lotta contro l’islamismo, la donazione degli organi, Bauman e la società liquida, il difficile mestiere del rappresentante, le ianare, le streghe e le fattucchiere, la questione meridionale e la piemontizzazione dell’Italia. L’ultima parte tratta della rivalutazione critica dei Borbone. La storia com’è noto è scritta dai vincitori e spesso è manipolata apposta per nascondere la verità, con interpretazioni calunniose e denigratorie. Il testo termina con un breve esame della situazione geo-politica di oggi dall’unità di Italia fino ai nostri giorni.

C.S.

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