PASTORANO – Questa mattina (29 gennaio) si è svolta una nuova udienza del processo sul crac Cavamarket/Hdc. Davanti alla Prima Sezione – Collegio A – del Tribunale di Salerno, è stato interrogato dal pm d’udienza il curatore fallimentare dell’Hdc, il dottor Sorrentino, uno dei test chiave del procedimento. La pubblica accusa, attraverso l’escussione del professionista, ha cercato di scandagliare tutte le varie fasi del fallimento e le responsabilità degli imputati. Al termine dell’interrogatorio, il presidente del collegio giudicante, dottor Gaetano De Luca, ha rinviato le parti al 19 febbraio2014. Inquella sede la parola passerà al collegio difensivo – formato, tra gli altri, dagli avvocati Luciano Polizzi, Antonio Veltre, Lello Della Pietra, Francesco Picca, Pasquale Adinolfi e Caterina Greco -, il quale si dovrà cimentare in una istruttoria che si preannuncia lunga e complessa. Dopo il dottor Sorrentino, sarà la volta dell’altro curatore fallimentare, il dottor Alari.
Il procedimento vede tra gli imputati Castrese Catone, figlio dell’imprenditore Carlo Catone ed ex direttore commerciale del gruppo imprenditoriale di proprietà del padre, l’ex presidente della squadra di basket Juve Caserta, Rosario Caputo, e Francesco Fusco, residente nel comune di Pastorano. Accogliendo le richieste del pm della Procura della Repubblica salernitana, Francesco Rotondo, tutti furono rinviati a giudizio il 9 maggio dello scorso anno dal Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Salerno, Dolores Zarone. Gli imputati sono accusati a vario titolo di bancarotta fraudolenta (articolo 216 comma 1.1 e 1.2, e comma 2, diritto penale fallimentare Regio Decreto 16 marzo 1942 n. 267) e ricorso abusivo al credito (articolo 218 comma 1 e 2), reati aggravati dalle circostanze previste dai comma 1 e 2.1 dall’articolo 219, dall’articolo 223, dall’articolo 81 cpv (concorso formale e reato continuato), dall’articolo 110 c.p. (concorso di più persone) e dall’articolo 99 c.p. (recidiva).
Red. cro.