PASTORANO – Un nulla di fatto è arrivato dall’udienza di ieri (25 settembre) nell’ambito del processo sul crac Cavamarket/Hdc. Davanti alla Prima Sezione – Collegio A – del Tribunale di Salerno, l’accusa e il collegio difensivo avrebbero dovuto interrogare i due test chiave del procedimento: i curatori fallimentari delle due società coinvolte nell’inchiesta, il dottor Alari e il dottor Sorrentino. L’udienza, invece, è stata rinviata per un impedimento del presidente del collegio giudicante, il dottor Gaetano De Luca, al 29 gennaio 2014 (con prosieguo anche pomeridiano). Per il rinvio, in aula erano presenti il pm d’udienza e il collegio difensivo – formato, tra gli altri, dagli avvocati Luciano Polizzi, Antonio Veltre, Lello Della Pietra, Francesco Picca, Pasquale Adinolfi e Caterina Greco.
Il procedimento ha tra gli imputati Castrese Catone, figlio dell’imprenditore Carlo Catone ed ex direttore commerciale del gruppo imprenditoriale di Pastorano, l’ex presidente della squadra di basket Juve Caserta, Rosario Caputo, e Francesco Fusco, anche lui residente nel comune di Pastorano. Tutti sono stati rinviati a giudizio il 9 maggio dello scorso anno dal Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Salerno, Dolores Zarone, accogliendo le richieste del pm della Procura della Repubblica salernitana, Francesco Rotondo.
A ottobre, invece, nell’ambito dello stesso procedimento (inchiesta bis sul crac Hdc), ci sarà una nuova udienza preliminare davanti al Gup del Tribunale di Salerno, Vito Di Nicola. Gli imputati sono Antonio Della Monica, Roberto D’Andrea (che ha chiesto di patteggiare), Marcello D’Andrea, Raffaele D’Andrea, Vincenzo D’Andrea già al vertice della Artica, i tre sindacali della Hdc (Ernesto Cesaro, Ignazio Carbone e Luigi Lamberti), Roberto Piccinini e Ruggero Battisti (presidente e consigliere della società di revisione contabile Italrevi), Sabrina Di Maio, incaricata della relazione di stima sul valore delle società del gruppo Hdc. Tutti sono accusati di falso, anche se il pubblico ministero Elena Guarino ha chiesto di cambiare il capo di imputazione in bancarotta fraudolenta. I legali, però, hanno fatto notare che per alcuni imputati del falso il sostituto procuratore Marinella Guglielmotti ha già emesso un avviso di conclusione indagini proprio per la bancarotta e si attende per l’autunno la fissazione dell’udienza preliminare.
Red. cro.