Crisi ambientale: professionisti, comitati, collettivi e semplici cittadini in prima linea per difendere il territorio. Realtà diverse a confronto nel corso del dibattito organizzato dal Comitato per l’Agro caleno

Crisi ambientale: professionisti, comitati, collettivi e semplici cittadini in prima linea per difendere il territorio. Realtà diverse a confronto nel corso del dibattito organizzato dal Comitato per l’Agro caleno

CALVI R. – Riparte da Calvi Risorta la speranza di riunire i fronti di lotta dei comitati civici contro il tentativo di distruggere quello che resta della Campania Felix e la salute dei suoi abitanti. Nell’incontro di oggi (4 agosto) presso il parco Caleno della frazione Visciano, il Comitato per l’Agro Caleno ha dato voce a professionisti, movimenti, collettivi ed esperienze molto diverse che però condividono la voglia di difendere il territorio e l’esigenza di rendere partecipi altre comunità di drammi che in Campania stanno diventando il pane quotidiano di molti comuni.

Il dibattito, moderato dai rappresentanti del comitato caleno, è stato aperto dalla rappresentante dell’Archeocales, Nicolina Migliozzi, la quale ha tracciato un quadro delle battaglie ambientaliste degli ultimi anni. A seguire è arrivata la testimonianza di Domenico Papale, inesauribile animatore del comitato civico Bellona/Triflisco, che ha illustrato ai presenti la situazione del centro di stoccaggio dei rifiuti dell’Iside, dopo l’incendio di poche settimane fa. Gli intrecci politico-affaristici e criminali sono stati, invece, raccontati dal giornalista Salvatore Minieri, il quale ha posto l’accento sulla genesi del caso Ilside e sul grande affare delle bonifiche per il quale è già in prima fila la società Invitalia. Il giornalista, inoltre, ha censurato l’atteggiamento degli amministratori dell’Agro Caleno per non aver ancora sollecitato le società interessate dai roghi, al fine di ottenere maggiori informazioni e un quadro completo della situazione. Scetticismo palesato anche nel giudizio  sul protocollo firmato dagli enti della zona (leggi qui).

Ai contributi di professionisti e gruppi autoctoni, si sono uniti quelli di altre zone della Campania: dal movimento dei Borghi del Belvedere, all’Assemblea popolare Bagnoli libera, dal collettivo I maggio 1934 del Matese al comitato di Baronissi (comune in provincia di Salerno). Nel corso del dibattito ha preso la parola anche il sindaco di Calvi Risorta, Giovanni Lombardi. Il primo cittadino ha sottolineato quelle che sono le oggettive difficoltà del Comune che amministra nell’affrontare direttamente l’iter per la bonifica dell’area ex Pozzi. Tuttavia si è detto disposto a controllare l’iter e rendere partecipe i cittadini delle future scelte sull’argomento. L’assemblea si è chiusa con l’annuncio che per il 7 ottobre sarà organizzata una manifestazione per spingere le istituzioni a intervenire in modo incisivo (e non con le “armi spuntate” di questi mesi) e con la promessa che il comitato continuerà a chiedere il controllo popolare dal basso delle bonifiche che saranno avviate sui tanti siti inquinati sul territorio.

Red.

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