CALVI R. – La politica calena è in preda ad un periodo di rivolgimenti soprattutto nei suoi principali organi istituzionali. Parallelamente allo scontro che si sta consumando tra i due Consiglieri di minoranza Antonello Bonacci e Giovanni Lombardi, adesso arriva anche la crisi nella Giunta comunale guidata dal sindaco Giovanni Marrocco. Il vicesindaco Nicola Cipro, da tempo molto vicino al primo cittadino, ha rassegnato le dimissioni dall’organo esecutivo rimettendo le sue deleghe nelle mani della fascia tricolore. Il perché di questa scelta non è stato ancora chiarito. Secondo quanto annunciato nella nota che vi sottoponiamo, nelle prossime ore l’ex assessore dovrebbe spiegare i motivi della sua scelta in una lettera inviata agli organi di stampa:

Con senso di responsabilità il consigliere di maggioranza Nicola Cipro, già vicesindaco e già Assessore ai lavori pubblici, ha rassegnato le dimissioni irrevocabili. Stamattina, a un anno e mezzo dall’insediamento in amministrazione, ha protocollato le dimissioni restituendo al sindaco Giovanni Marrocco le deleghe assegnategli pur restando in Consiglio comunale in veste di semplice consigliere comunale. La notizia in pochi minuti ha fatto il giro della città. Fa sapere il consigliere Cipro:  “Continuerò a servire il paese, rendendomi disponibile e pronto a collaborare incondizionatamente a qualsivoglia iniziativa che abbia come esclusivo e unico proposito il bene della nostra comunità. La gente – spiega Cipro – deve poter comprendere con chiarezza quanto sta accadendo e soprattutto come il sindaco Giovanni Marrocco si comporta al di là dalle apparenze. Ha motivato con una lunga missiva le motivazioni delle sue dimissioni. Il contenuto della lettera sarà reso pubblico nei prossimi giorni a tutti gli organi di stampa.  La notizia è clamorosa non soltanto per la città che assiste a un cambio della guardia inaspettato in un momento molto delicato e difficile. Le dimissioni di Cipro per qualche addetto ai lavori del gruppo di maggioranza sono rimaste inaspettate. Adesso servirà sicuramente un rimpasto di governo, sempre se il primo cittadino lo riterrà opportuno oppure continuare il suo mandato trattenendosi le deleghe cedute dal consigliere di maggioranza.