PIGNATARO M. – Dopo che in una lettera inviataci da un nostro lettore, oltre ad essere state stigmatizzate le responsabilità della dirigenza, venivano accusati anche gli Rsu della Nuroll, questi ultimi rispondono con tutta una serie di precisazioni. Vi proponiamo di seguito il testo della lettera:
Egregio Direttore
Nella lettera di un vostro lettore pubblicata qualche giorno fa emergono a nostro avviso delle evidenti inesattezza su argomenti sui quali è doveroso fare chiarezza.
Il management Nuroll nell’incontro sindacale avuto presso Confindustria Caserta il giorno 23 ottobre2013 haannunciato a tutte le Organizzazioni Sindacali il persistere delle perdite, comunicando un esubero di 30 unità. La Rsu della Nuroll e le OO.SS. tutte esprimevano in quella sede la netta contrarietà verso tale decisione, in totale controtendenza rispetto alle intenzioni di rilancio del nostro sito produttivo espresse nel momento dell’acquisizione da parte del Gruppo Polinas, dando forma quindi ai nostri timori sulle reali intenzioni del gruppo turco. Il quella sede a tutela del sito produttivo e dei livelli occupazionali si decideva di procedere con la richiesta di cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale, estendendo tale ammortizzatore sociale a tutte le unità. La sera stessa la Rsu proclamava lo stato di agitazione con conseguente sciopero per 24 ore. Dal mese di settembre sono state effettuate ulteriori 48 ore di sciopero, concluse con la partecipazione compatta dei lavoratori della Nuroll alla manifestazione di Caserta dello sciopero generale del giorno 15 novembre.
Come si fa a definirlo un accordo vergognoso se l’alternativa era la messa in mobilità immediata da parte dell’azienda di 30 lavoratori?
E’ indispensabile sottolineare che la richiesta per il ricorso alla cassa integrazione straordinaria, per essere approvata dal Ministero competente, deve per forza passare attraverso una discussione tra le parti e sancita con un accordo sindacale presso gli uffici sezione lavoro della Giunta Regionale, previa la non autorizzazione da parte di questa.
Il recente caso Indesit è l’esempio lampante di ciò, con la conseguente messa in mobilità di circa 1450 lavoratori.
Ci dobbiamo vergognare per aver salvato per il momento 30 posti di lavoro?
Certo tutte le nostre successive azioni nel corso di questi 12 mesi di CIGS dovranno essere rivolte a scongiurare questa drammatica ipotesi.
Il coinvolgimento di tutte le istituzioni locali, regionali e nazionali oltre a mantenere viva l’attenzione verso la nostra difficile vertenza dovrà essere di stimolo, creando le condizioni affinché Polinas possa investire anche nel sito produttivo di Pignataro Maggiore.
In questa direzione vanno gli incontri avuti presso la terza commissione attività produttive della regione Campania presieduta dall’on. Consoli e con la presenza del Presidente del consorzio ASI di Caserta e del sindaco di Pignataro Maggiore, dove la RSU Nuroll ha denunciato con forza la politica attuata dalla Polinas, con investimenti in Turchia e continuo deperimento del sito italiano. In quella sede la Rsu Nuroll ha denunciato pubblicamente la commercializzazione di produzioni turche con l’etichetta made in Italy. La Rsu ha evidenziato inoltre che linea di produzione in Turchia presentata come di riferimento per il mercato asiatico ed interno è diventato una mannaia sulla testa dei lavoratori di Pignataro Maggiore.
Il presidente della Regione Campania on. Caldoro e del Consiglio regionale della Campania sono informati sulla nostra vertenza ed attraverso il Presidente della Commissione Attività Produttive della Regione Campania on .Consoli hanno promesso il loro impegno per cercare soluzioni dignitose per i lavoratori della Nuroll.
Non è possibile, comunque, non tenere in considerazione la crisi e degli effetti di questa che sta attanagliando la nostra economia.
Il calo delle commesse è stato evidente, non del 50% come specificato nella lettera pubblicata, ma comunque tale da fermare il vecchio impianto di produzione, linea1, ormai con 25 anni di produzione e non in grado di competere con impianti di produzione recenti.
La denuncia del sindacato e della Rsu in particolare, verso un investimento in nuovi impianti di produzione verso la specializzazione di queste si è protratta negli anni. Con la vecchia proprietà del Gruppo MG, impegnata da tempo nell’espansione verso altre attività e nella vendita degli stabilimenti italiani e con il management del Gruppo Polinas.
Purtroppo ne i lavoratori della Nuroll, ne la Rsu dispongono della necessaria disponibilità economica o dell’appoggio di qualche potente banca per fare gli investimenti necessari.
Però, con la fermata della linea 1 nell’anno 2012 si è utilizzato il personale impiegato su quell’impianto a coprire altre posizioni di lavoro, abbattendo del tutto il lavoro straordinario, scongiurando così il ricorso da parte dell’azienda alla cassa integrazione ordinaria. Forse tutto questo anche per merito della Rsu.
Punto importante da chiarire evidenziato con diverse inesattezze nella lettera pubblicata sono le modalità della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria.
La direzione aziendale ha individuato 9 aree in cui si è verificato un sostanziale calo delle attività. Il personale impiegato in quelle aree sarà interessato a rotazione alla CIGS. Il totale dei lavoratori interessati sarà di 17 unità. Nello specifico i centri e gli uffici individuati sono:
- Ufficio Logistica 1 unità
- Ufficio ricevimenti e spedizioni 1 unità
- Ufficio QHSE 1 unità
- Linea 4 unità
- Taglierina D 3 unità
- Magazzino Imballo 3 unità
- Magazzino spedizioni 1 unità
- Controllo qualità 1 unità
- Manutenzione meccanica ed elettrica 2 unità
E’ doveroso ricordare che la normativa vigente in materia, prima dell’utilizzo di tale ammortizzatore sociale prevede lo smaltimento per i lavoratori interessati, a ferie e ore di rol residue.
La Rsu ha chiesto ed ottenuto che la rotazione tra il personale dovrà avvenire ogni 15 giorni, dovrà garantire la maturazione di tutti gli istituti contrattuali previsti e che l’azienda anticiperà l’erogazione degli importi spettanti.
La periodicità degli incontri previsti servirà a controllare la corretta attuazione di questi punti e la richiesta da parte della Rsu dello smaltimento ferie e rol al restante personale non interessato alla CIGS.
I principi di equità e di rotazione oltre sono noti a tutti i lavoratori e ben definiti. Tanto è vero che la lista del personale interessato alla CIGS è esposta in bacheca.
Di quale vergognosa aggressione ai danni dei lavoratori parla il nostro amico lettore?
Di quali garanzie di fare i pascià parla?
Di quale amichetto da premiare e chi da far fare l’intero periodo di CIGS parla?
Forse dimentica il fatto che prima di svolgere il ruolo di rappresentanza sindacale siamo dei lavoratori della Nuroll e comunque coinvolti in modo diretto a questo provvedimento di CGIS.
Alla fine vedremo chi avrà fatto più periodi di CIGS. Sicuramente tra questi ci saranno esponenti della Rsu. Cosi come è avvenuto nel passato!
Infine, caro Direttore, dichiarando la nostra disponibilità ad interloquire con tutti, non avendo niente da nascondere, ci permetta un ultimo accorato appello. Con le critiche distruttive rivolte al proprio vicino, collega di lavoro, esponente sindacale, in pratica a colui che vive insieme a noi la drammaticità di questa situazione non abbiamo molte speranze. L’unica speranza e quella di rimanere uniti, di portare idee, soluzioni, di farci parte attiva e propositiva, anche tu amico lettore, tali da stimolare l’opinione pubblica, la nostra classe dirigente, le forze sociali e sindacali, il management locale e turco, la proprietà a dare un futuro alla nostra azienda.
Cordiali saluti
Pignataro Maggiore 1/12/2013
Rsu Nuroll
Gianluca Teratone
Mario Raimondo
Armando Vaccaro
Tommaso Fusco