GRAZZANISE – E’ bastato un puntuale “rapporto” della Polizia municipale per risolvere un problema di tutela della salute pubblica mista a indecoroso e incivile scenario: le due “campane” (si fa per dire, trattandosi di scoperchiati e vetustissimi contenitori) allocate in maggio a Via Diaz e finalizzate alla raccolta del vetro, sono state tempestivamente rimosse dagli operatori dell’impresa Paciello che da alcuni mesi sta gestendo l’emergenza-rifiuti in paese, su determinazione della commissaria straordinaria Ciaramella. Ma c’è voluta tutta la determinazione dei vigili, altrimenti la vergogna non sarebbe finita così. Una vergogna che attiene, di sicuro, al “matrimonio coi fichi secchi” che caratterizza le soluzioni finora escogitate a Grazzanise circa il “ciclo integrato” tutto …da integrare, anzi da modificare alle radici; però derivante, la vergogna, pure dallo scarso “senso civico” dei cittadini, malgrado le “battaglie” dell’omonimo Comitato locale. Infatti i furbetti del quartiere (e non) si sono industriati, specie nelle più recenti settimane, ad accompagnare perfino pesci fritti e avanzi di pranzi alle bottiglie depositate nei contenitori (e fuori) in cassette di plastica o cartoni. Adesso la “festa” si farà altrove, forse nei pressi della tensostruttura, ma comunque rimane ferma la necessità di far luce (in ogni senso) sull’organizzazione complessiva dei servizio di nettezza urbana. La triade commissariale Migliorelli-Auricchio-Quaranta starebbe via via prendendo alcune distanze dalle decisioni della collega che l’ha preceduta: vedremo se, a breve, si modificherà la strutturazione come impone il “senso dello Stato”.
Raffaele Raimondo