Cure palliative domiciliari ai malati terminali, firmato il decreto regionale

Cure palliative domiciliari ai malati terminali, firmato il decreto regionale

NAPOLI – Modalità attuative per assicurare adeguate e necessarie cure domiciliari ai malati terminali, il Sub Commissario ad Acta alla Sanità della Regione Campania, il dottor Mario Morlacco, ha emanato un decreto su questa fondamentale questione che non riveste solo un carattere di tipo sanitario, ma assume un grande valore di civiltà. Con il Decreto n.46 del 25 maggio 2015, la Regione Campania fissa finalmente le linee e le modalità attuative per garantire l’accesso alle cure palliative anche presso il domicilio dei pazienti, in ottemperanza a quanto stabilito dalla Legge n.38 del 2010.

Le modalità attuative previste dal decreto regionale ricalcano e riprendono le proposte da sempre sostenute dalle Associazioni e dalle Società scientifiche nazionali, e quindi particolare soddisfazione è stata espressa dal dottor Sergio Canzanella, Segretario Regionale della Federazione Associazioni Volontariato in Oncologia e della Società Italiana Cure Palliative, esponente della Federazione Cure Palliative, di European Association Palliative Care e di European Cancer Patient Coalition, nonché componente della Commissione Regionale e Direttore Generale dell’Associazione House Hospital onlus.

Il Decreto n.46\15 prevede, tra le altre cose, che: le Asl possono avvalersi degli Hospice pubblici o privati accreditati nell’erogazione di tutte le prestazioni palliative domiciliari in favore dei malati terminali; l’accesso alle cure avviene secondo le modalità stabilite dal DCA n. 128/12 e si istituiscono Unità di Cure Palliative o equipe assistenziali dedicate; gli Hospice devono mantenere i requisiti professionali e organizzativi e adeguare l’organico per garantire le attività domiciliari, garantendo inoltre personale e formazione adeguata come previsto dalle normative e dagli accordi in Conferenza Stato-Regioni; gli Hospice possono erogare annualmente prestazioni non superiori a 12 per ciascun posto letto attivo; gli Hospice privati accreditati devono aggiornare la formazione del personale secondo i programmi forniti dalle Aziende Sanitarie Locali, che hanno compito di vigilanza e monitoraggio sui requisiti organizzativi e professionali.

Inoltre, come ha sottolineato lo stesso dottor Canzanella, proprio sensi del DCA n.46\15, l’accreditamento delle Unità di Cure Palliative Domiciliari degli Hospice deve seguire e rispettare gli indicatori individuati dall’AGE.NA.S. nella Call Buone Pratiche 2013/2014. In particolare: presenza della rete locale/provinciale di CP; assistenza 24 ore su 24, 7 giorni su 7; assistenza di base; assistenza specialistica; sostegno psicologico; colloquio strutturato con i famigliari alla presa in carico; formazione permanente del personale (medico e infermieristico); tempistica di presa in carico malati oncologici deceduti; fornitura di farmaci; numero di malati oncologici assistiti per anno; numero posti letto domiciliari equivalenti; supporto di Organizzazioni No Profit; CIA; percentuale malati oncologici deceduti al domicilio. Pertanto, dopo aver verificato gli indicatori degli Hospice si potrà estendere il servizio anche a domicilio.

In tale contesto, l’Associazione House Hospital onlus risulta essere l’unico Ente no profit della Regione Campania che ha superato l’esame dell’AGE.NA.S su questi parametri. E proprio l’Associazione di cui è Direttore Generale il dottor Canzanella, presenterà i dati al Congresso sugli Stati Generali delle Cure Palliative e Terapia del dolore, che si svolgerà a Napoli dal 24 al 26 giugno presso la Sala Tiempo, sita al Centro Direzionale.

C.S.

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