VITULAZIO – Nell’ordinanza a firma del Giudice per le Indagini Preliminari, il dott. Sergio Enea, che su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha portato all’arresto, tra gli altri, del Sindaco di Vitulazio, Luigi Romano, e del vicesindaco Antonio Catone, spunta fuori il nome del ragioniere Domenico Pietro Ciriello, persona nota negli ambienti imprenditoriali e politici vitulatini. Lo stesso, oltre ad accomodarsi nei “salotti buoni” e alle tavole imbandite, è anche il cognato del Sindaco di Vitulazio, Luigi Romano, che da oltre trent’anni ha ricoperto parecchi ruoli di amministratore nel Comune di Vitulazio (Assessore, Vicesindaco, Sindaco). Il ragioniere Mimmo Ciriello non è estraneo alle polemiche locali poiché, qualche anno fa, venne tirato in ballo per una locazione di un locale commerciale di sua proprietà, ubicato in viale Dante, alla Società “Pubbliservizi” che si era aggiudicata il servizio comunale di riscossione. In quell’occasione le polemiche per un paventato conflitto d’interesse non risparmiarono neppure il Responsabile del Servizio Finanziario del Comune di Vitulazio, il dott. Giampaolo Raffaele Russo, la cui consorte risultava tra le (presunte) papabili “assunte” dalla società che si era aggiudicata la gara per il servizio comunale di riscossione dei tributi. (Articolo pubblicato da Casertace del 02-07-2014 http://www.casertace.net/altri-comuni2/vitulazio/vitulazio-2-20140702.html)
In data 11-02-2016, il geologo Nicola Di Lillo, convocato ed interrogato già in precedenza dalla Polizia Giudiziaria, si ripresentava spontaneamente presso gli Uffici della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, compulsato dalla necessità di chiarire alcuni aspetti inerenti l’affidamento dell’incarico per la relazione geologica per la redazione del Piano Urbanistico Comunale. Il Di Lillo, dopo aver chiarito l’intera faccenda riferita all’incarico geologico, si imbatte in due “allarmanti” testimonianze compiute di fronte alla scrivania di un magistrato e non davanti al bancone di un bar. La prima è quella già oggetto di un nostro articolo e riferita all’incontro avuto con Ferdinando Catone (detto Nando), fratello del Vice-Sindaco Antonio Catone (detto Totonno), che secondo il geologo Di Lillo avrebbe testualmente detto “…in uno sfogo indirizzato nei confronti dell’attuale amministrazione comunale e del fratello “sono tutti ladri compreso mio fratello”.
La seconda “pesante” asserzione del geologo Nicola Di Lillo, compiuta in data 11-02-2016 presso gli Uffici della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, riguarda un noto personaggio vitulatino, ovvero il dott. Domenico Pietro Ciriello, che non è in alcun modo coinvolto in questa inchiesta. Nicola Di Lillo, a cospetto dei magistrati, testualmente dichiara: “un’altra sera in un’altra occasione il Cristian Aurilio mi riferiva che aveva saputo che Giulio D’Amico era stato sentito dalla DDA di Napoli, presso la Stazione CC di Vitulazio, cui aveva riferito di aver portato in Svizzera 400 mila euro di cui 15 mila come suo compenso per il rischio affrontato, danaro datogli dal rag. Domanico Ciriello, cognato del Sindaco Romano. So che Giulio D’Amico era un uomo di fiducia di Domenico Ciriello”. (Stralcio Ordinanza N.7767/2015 dell’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari di Santa Maria Capua Vetere – dott. Sergio Enea – Pagine 29 e 30 – Allegato 1);
Questa storia, inserita in un atto d’indagine della Procura delle Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, è stata anche al centro di un pubblico manifesto del 24-07-2016 afirma del sindaco Luigi Romano, nel quale testualmente precisò: “Per quanto concerne poi eventuali depositi da me effettuati presso le banche Svizzere, tengo a precisare che non ho avuto, non ho e non avrò mai alcun contatto con questa nazione perché l’unico ricordo è legato ad un episodio di lutto per la mia famiglia. Se i miei denigratori hanno altre notizie che mi riguardano sono pregati di denunciarle al popolo e agli Organi Competenti”. (Manifesto del 24-07-2016 afirma Luigi Romano dal titolo “A proposito di…” – Allegato 2)
Il ragioniere Cirello (detto Mimmo) viene tirato in ballo nel verbale d’interrogatorio da Nicola Di Lillo che, a sua volta, cita una confidenza fattagli precedentemente da Cristian Aurilio, un suo amico e titolare di una piccola società che si occupa della gestione dei rifiuti solidi urbani, con sede in Vitulazio. L’Aurilio, con la sua società di famiglia, la “Econsult Srl”, da anni risulta essere aggiudicatario di piccoli affidamenti, da parte del Comune di Vitulazio, per lo smaltimento dei rifiuti speciali e le bonifiche delle discariche abusive. L’azienda della famiglia Aurilio per decenni si era occupata del servizio comunale di nettezza urbana, ma poi con l’avvento dei Consorzi Intercomunali e in particolare del Consorzio CE-4 (poi Egea Spa), ha dovuto interrompere l’attività poiché il tutto era passato nelle mani dell’Eco-Quattro (poi Egea Service Spa). Difatti, per circa 8 anni, il servizio raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani del Comune di Vitulazio è stato effettuato dall’Eco-Quattro, società riconducibile alla famiglia Orsi da Casal di Principe, finita in disgrazia non solo per l’omicidio di uno dei titolari da parte del “clan dei casalesi”, ma anche per le vicende giudiziarie che hanno constatato il ruolo che camorra e politici avevano nella gestione della stessa, tra riciclaggio di soldi sporchi, assunzioni per partenti di politici e camorristi, tangenti, sponsorizzazioni a squadre di calcio, incarichi legali e tecnici, ecc.
Dagli atti in possesso della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, emerge che l’imprenditore Cristian Aurilio avrebbe riferito all’amico Nicola Di Lillo che un certo Giulio D’Amico, avrebbe portato questi soldi all’estero per conto del congiunto del Sindaco Romano. Tale Giulio D’Amico, personaggio noto in paese, all’epoca dei fatti risultava essere dipendente dell’Eco-Quattro Spa, con la mansione di “operatore ecologico” ed operava presso il cantiere di Vitulazio. L’assunzione del D’Amico, come quelle di tanti altri, venne sollecitata tramite l’interessamento politico nei confronti della società affidataria e riconducile alla famiglia Orsi da Casal di Principe, poiché lo stesso non risultava assunto dalla precedente società che si occupava del servizio di “nettezza urbana”, ovvero quella dell’Aurilio.
Lo stesso discorso vale anche per altri personaggi locali, interessati in prima persona agli affari politico-amministrativi, come l’allora Assessore all’Ecologia Antonio Catone che si ritrovò il figlio, tale Gaetano Catone, assunto proprio presso l’Eco-Quattro degli Orsi da Casal di Principe, ovvero la stessa società che svolgeva il servizio di “nettezza urbana” nel Comune di Vitulazio, dove lo stesso ricopriva degli incarichi assessoriali. (Elenco dei dipendenti del Consorzio Ce-4 ed ex Eco-Quattro Spa, riconducibile al passaggio di cantiere con il Consorzio Unico di Bacino della Provincia di Caserta – Allegato 3). In detto elenco non è presente il nominativo del D’Amico, poiché lo stesso risulta “licenziato” nel periodo in cui tutti i dipendenti della società privata Eco-Quattro Spa diventarono dipendenti “pubblici” nel Consorzio Ce-4.
Il ragioniere Domenico Ciriello (detto Mimmo), a quei tempi (fino al 2006), prima sotto la gestione amministrativa del Sindaco Achille Cuccari e con il Vice-Sindaco Luigi Romano (suo cognato), e dopo, mentre era Sindaco proprio il marito della sorella (Romano), ricopriva l’incarico di Consigliere d’Amministrazione nel Consorzio Obbligatorio Intercomunale Ce-4 (poi Egea Spa) che possedeva le quote societarie dell’Eco-Quattro Spa (poi Egea Service Spa), società che si aggiudicava gli affidamenti diretti e senza alcuna gara (oltre alle proroghe susseguitesi negli anni) per il servizio di nettezza urbana nei vari Comuni consorziati, tra cui quello di Vitulazio (informativa Tenenza Guardia di Finanza di Mondragone del 22-10-2008). A carico del ragioniere Ciriello, cognato di Luigi Romano, che è stato prima vice-sindaco (dal 1995 al 2004) sotto la gestione del Sindaco Cuccari e poi direttamente Sindaco (dal 2004 al 2009), da una visura svolta presso l’Archivio Ufficiale delle Camere di Commercio, emerge che oltre a ricoprire il citato incarico nel Consiglio d’Amministrazione del Consorzio Obbligatorio Intercomunale Ce-4, di cui era comproprietario proprio il Comune di Vitulazio, in cui suo cognato rivestiva delle “cariche amministrative” (prima vicesindaco e poi Sindaco), è stato anche componente del Consiglio d’Amministrazione dell’Eco-Quattro Spa (poi Egea Service Spa), ovvero la società che svolgeva il servizio di “nettezza urbana” per il Comune di Vitulazio. Inoltre, il noto professionista vitulatino, poi divenuto Dottore Commercialista, grazie alla sua professionalità acquisita negli anni, è il riferimento di molte attività produttive del territorio vitulatino, tra cui la “Commerciale Ragozzino”, “Giaccio Frutta”, “Cash and Carry di Ragozzino”, ecc. (Visura Camerale a carico di Ciriello Pietro Paolo – Scheda Persona con cariche cessate – Allegato 4).
Ritornando alla Società Eco4 Spa, costituita con atto notarile rogato in data 28.8.2000, risulta che il socio maggioritario, ovvero la parte “pubblica” riferita ai venti Comuni associati, risultava essere il Consorzio Intercomunale CE4 poi Egea Spa (di cui Ciriello era componente del Consiglio d’Amministrazione su nomina del Comune di Vitulazio) con quote societarie pari al 51%. A gestire la società Eco4 Spa non c’erano soltanto i rappresentati del CdA (indicati dai Comuni), ma anche i soci della Flora Ambiente Srl, società che aveva la partecipazione del 49% nella spa Eco 4 e di cui risultava essere Amministratore Unico la figlia di Sergio Orsi. Dalle risultanze giudiziarie è emerso che il vertice del Consorzio Intercomunale Ce4 era a conoscenza della penetrazione camorristica della società creata dai fratelli Sergio e Michele Orsi di Casal di Principe, tramite la partecipazione in Eco-Quattro della società Flora Ambiente Srl. (Sentenza della Corte di Cassazione – Sezione 5 n. 39837 del 02-07-2013 – Condanna Sergio Orsi – Allegato 5)
Era stato proprio l’imprenditore Michele Orsi, nei suoi primi verbali di collaborazione con la magistratura e prima di essere ucciso dal cosiddetto “clan dei casalesi” (fazione Bidognetti – gruppo di fuoco Setola), a far emergere non solo la permeabilità camorristica nel Consorzio Ce-4 e nelle società satelliti, ma svelò (interrogatorio del 05-07-2007) anche la questione delle assunzioni richieste dai politici e, tra questi, spuntano quelle dell’ex Sottosegretario Nicola Cosentino e di persone (politici e amministratori comunali) a lui vicini e territorialmente riconducili ai venti Comuni di competenza del Consorzio CE-4, tra cui Vitulazio, Pastorano, Pignataro Maggiore e Calvi Risorta. In merito al Consorzio CE-4 (Egea Spa) ed alla società Eco-Quattro Spa (Egea Service Spa), vi invitiamo a spulciare l’ordinanza che fu emessa dal Giudice Raffaele Piccirillo, nel lontano novembre del 2009. (N. 36856/01 R.G.N.R. N. 74678/02 R.G. GIP – Tribunale di Napoli – Allegato 6)
Chiarito questo aspetto, non ci resta che fare un po’ di storia sui rapporti tra il Comune di Vitulazio, il Consorzio Ce-4 e l’Eco-Quattro, sfogliando la delibera del Consiglio Comunale di Vitulazio n. 14 del 14-06-2001 (Sindaco Cuccari; Vicesindaco Romano; Segretario dott. Bonacci), avente ad oggetto “applicazione sperimentale tariffa gestione rifiuti…” dalla quale emerge, tra le tante altre cose, che: “il Comune fa parte del CE/4 ex L.R. 10/93, e con Del. A.C. n. 15 del 10-08-2000 è stata deliberata la costituzione di una società mista maggioritaria pubblica al 51% del CE/4, denominata Eco-Quattro Spa per la gestione dei servizi rifiuti ed ambientali; il Comune, con delibera C.C. n. 13 del 14-06-2001 haristrutturato i Servizi di Gestione Rifiuti ai sensi … affidando il servizio alla Società mista a prevalente capitale pubblico del CE/4 di cui il Comune fa parte, denominata Eco Quattro Spa con sede in Castel Volturno, che quindi si caratterizza come gestore del servizio integrato gestione rifiuti…” (Deliberazione del Consiglio Comunale n. 14 del 14-06-2001 – Applicazione Sperimentale Tariffa Gestione Rifiuti – Allegato 7).
A quei tempi, lo stesso ragioniere Domenico Ciriello (cognato dell’allora vicesindaco Romano) condivideva il suo studio professionale, ubicato alle spalle di viale Dante, con l’avvocato Domenico Cuccari (fratello dell’allora sindaco Cuccari), provabile da documentazione fotografica annessa. Lo stesso avvocato Cuccari, a quei tempi, proprio quando il fratello era Sindaco di Vitulazio e il suo socio-coinquilino di studio professionale, il ragioniere Ciriello, risultava essere membro del Consiglio d’Amministrazione del Consorzio Ce-4, indata 12-06-2001, fu oggetto di un’interrogazione a firma degli allora Consiglieri Comunali (Carlo Bernardo e Francesco Russo), dalla quale si legge: “se l’avv. Domenico Cuccari ha assunto incarichi professionali per conto di consorzi e enti dei quali fa parte il Comune di Vitulazio; se l’avv. Domenico Cuccari ha assunto incarichi professionali di recupero crediti per conto del Consorzio Ce-4”(Interrogazione Consiliare protocollo generale del Comune di Vitulazio n. 7403 del 12-06-2001 – Allegato 8). A tale interrogazione rispondeva, in data 14-06-2001, lo stesso Sindaco Cuccari: “Di eventuali incarichi per conto di Consorzi ed Enti, peraltro mai sollecitati, questa amministrazione non è a conoscenza e, comunque, è una problematica che attiene ai singoli Enti e ai Professionisti di volta in volta dagli stessi nominati e non certamente di questa Amministrazione Comunale”. (Nota a firma del Sindaco Achille Cuccari del 14-06-2001 allegata alla deliberazione di Consiglio Comunale n. 17 del 14-06-2001 – oggetto: interrogazioni – Allegato 9);
Qualcuno potrà dire che quest’argomento sia superato poiché risale a più di un decennio fa, ma non è così, poiché la società mista a prevalente capitale pubblico denominata Eco-Quattro Spa (successivamente modificata in Egea Service S.p.A.), con quote societarie ripartite tra il Consorzio Intercomunale Ce-4 al 51% e la società Flora Ambiente degli Orsi al 49%, con sentenza n. 21 del 04-04-2008, venne dichiarata fallita dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. A seguito della bancarotta della società “mista” Eco-Quattro Spa, con capitale pubblico del Consorzio Ce-4 (di cui era Consigliere il Ciriello), veniva nominato quale curatore fallimentare il professore Amedeo Bassi che intimava al Comune di Vitulazio di pagare 673.403,08 euro, oltre gli interessi, per fatture rimaste inevase emesse in un arco temporale compreso tra il 2004 ed il 2006. Periodo questo, dove a ricoprire la carica di Sindaco c’era Luigi Romano e suo cognato Domenico Ciriello (come da visura camerale) risultava essere componente del Consiglio d’Amministrazione del Consorzio Ce-4 e finanche (un breve periodo) della stessa Eco-Quattro Spa. (deliberazione di Giunta Comunale n. 112 del 27-11-2015 – Oggetto: Tribunale di S.M. Capua Vetere – Procedimento Arbitrale Fallimento Egea Service; Presa d’atto del lodo arbitrale – Allegato 10);
In tutta questa strana faccenda, riguardante un giro di fatture non pagate dal Comune di Vitulazio alla società che era infiltrata dalla camorra e che si sta risolvendo, tramite un “lodo arbitrale”, presso il Tribunale di Santa Maria Vetere, con un importo inferiore a quanto richiesto dal curatore fallimentare, spunta finanche il commercialista Luigi Gerardo De Crescenzo che, sebbene risultava essere il socio dello studio professionale dello stesso Consigliere d’Amministrazione del Consorzio Ce-4 – proprietario al 51% dell’Eco-quattro Spa -, Domenico Pietro Ciriello, veniva nominato dal Comune di Vitulazio quale consulente tecnico di parte nel fallimento dell’Eco-Quattro Spa (Egea Service Spa). (deliberazione di Giunta Comunale n. 71 del 22-09-2014 – Affidamento Incarico di Consulente al Dott. Luigi Gerardo De Crescenzo – Allegato 11);
Il commercialista De Crescenzo, in un interrogatorio, viene tirato in ballo dal dott. Antonio Scialdone (ex Direttore del Consorzio Unico della Provincia di Caserta ed ex consulente della DHI – Di Nardi Holding Industriale Spa) che, in data 26-10-2015, veniva sentito dai Carabinieri di Vitulazio, asserendo che l’affidamento illegittimo alla DHI Spa era frutto di un rapporto di “corruzione” che si era venuto a creare tra l’imprenditore Alberto Di Nardi ed il Sindaco Romano e poi aggiungeva testualmente: “A ciò va aggiunto che il consulente fiscale e del lavoro della DHI è il ragioniere Domenico Ciriello, cognato del Sindaco in quanto sposato con la sorella di quest’ultimo. Inoltre, il socio di studio del cognato del citato politico (Sindaco Romano, n.d.r.) è il dott. Luigi De Crescenzo che è il presidente del collegio dei revisori dei conti della DHI Spa”. (Stralcio Ordinanza N.7767/2015 dell’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari di Santa Maria Capua Vetere – dott. Sergio Enea – Pagine 55 e 56 – Allegato 12);
Effettivamente, il dott. Luigi Gerardo De Crescenzo, come da visura camerale, oltre ad aver ricoperto ruoli “contabili” nelle società del Gruppo Ragozzino (presente tra Vitulazio e Pastorano con numerose attività produttive) e della Giaccio Frutta, risulta essere il presidente del Consiglio Sindacale della DHI – Di Nardi Holding Industriale Spa di Pastorano, società di proprietà della Famiglia Di Nardi da Vitulazio. (Visura Camerale a carico di Luigi Gerardo De Crescenzo – Scheda Persona completa – Allegato 13);
Ritornando all’indagine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che lo scorso 15 febbraio 2015, ha portato all’arresto del Sindaco di Vitulazio, Luigi Romano, è importante evidenziare che più volte spunta il nome del cognato di quest’ultimo, il ragioniere Ciriello (detto Mimmo), il quale risulta completamente estraneo all’indagine. Il Sindaco Romano, in una delle tante telefonate intercettate a suo carico, mentre avanza la richiesta di assunzione per un giovane vitulatino soprannominato “schizzo”, riferisce all’imprenditore Alberto Di Nardi, di aver consegnato “a suo cognato” Domenico Ciriello, dipendente della DHI – come consulente finanziario – un elenco di diversi nominativi. La conversazione, intercorsa tra il Sindaco Romano e l’imprenditore Di Nardi (09-02-2016), ha indotto gli investigatori della Compagnia dei Carabinieri di Maddaloni, delegati alle indagini unitamente ai colleghi della Stazione di Vitulazio, “a ritenere che si tratti di ulteriori richieste di assunzione finalizzate alla proroga del servizio: nella conversazione il Sindaco volutamente non specifica l’oggetto della “cosa” che gli deve dare il Ciriello, limitandosi a dire che si tratta di un elenco di nominativi; la conversazione intercorre due giorni prima dell’ordinanza di proroga del 11-02-2016; il Di Nardi ha riferito che nel mese di febbraio è “stato tartassato” di telefonate da parte del Romano per la continua richiesta di assunzioni”.
A tal riguardo, in un interrogatorio del 10-05-2016, l’imprenditore Alberto Di Nardi, chiarisce: “per quando riguarda il Comune di Vitulazio voglio precisare che nel febbraio 2016 il Sindaco Romano Luigi, mi aveva chiesto di assumere per mezzo del progetto Garanzia Giovani tre persone, i cui nominativi mi sarebbero dovuti essere indicati dal cognato Domenico Ciriello. Cosa che promisi e che in realtà, poi non avvenne in quanto il Ciriello non mi consegno il biglietto”. (Stralcio Ordinanza N.7767/2015 dell’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari di Santa Maria Capua Vetere – dott. Sergio Enea – Pagina 95 – Allegato 14);
27-02-2017
Alfredo Di Lettera
1 All Stralcio Ordinanza n.77672015 dell’Ufficio del GIP – dott. Sergio Enea – Pagine 29 e 30
2 All Manifesto del 24-07-2016 a firma Luigi Romano dal titolo A proposito di…
3 All Elenco dei dipendenti del Consorzio Ce-4 ed ex Eco-Quattro Spa
4 All Visura Camerale a carico di Ciriello Pietro Domenico – Scheda Persona con cariche cessate
5 All Sentenza della Corte di Cassazine – Sez 5 n 39837 del 2013 – Condanna Sergio Orsi
8 All Interrogazione Consiliare protocollo generale del Comune di Vitulazio n. 7403 del 12-06-2001
13 All Visura Camerale a carico di Luigi Gerardo De Crescenzo – Scheda Persona completa