Decide di collaborare con la giustizia Giuseppe Misso, uno degli autori dell’omicidio del boss mafioso Lello Lubrano – Grande attesa nella “Svizzera dei clan” per le rivelazioni sugli attuali capibastone, politici, imprenditori e sul grande banchetto degli appalti comunali – A Palazzo Scorpio potrebbe cominciare una stagione da brivido

Decide di collaborare con la giustizia Giuseppe Misso, uno degli autori dell’omicidio del boss mafioso Lello Lubrano – Grande attesa nella “Svizzera dei clan” per le rivelazioni sugli attuali capibastone, politici, imprenditori e sul grande banchetto degli appalti comunali – A Palazzo Scorpio potrebbe cominciare una stagione da brivido

PIGNATARO MAGGIORE – Ha suscitato grande interesse a Pignataro Maggiore la notizia – lanciata sul quotidiano “Il Mattino” in data 26 giugno 2016 con un articolo a firma di Marilù Musto – secondo la quale il killer del “clan dei casalesi” Giuseppe Misso avrebbe deciso di collaborare con la giustizia. Giuseppe Misso è uno degli autori dell’omicidio di Raffaele Lubrano detto “Lello”, il boss mafioso pignatarese ucciso in un agguato il 14 novembre 2002. Giuseppe Misso è ritenuto dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Napoli vicinissimo a esponenti di vertice della consorteria che ha quale capitale l’Agro aversano e in particolare Casal di Principe: Nicola Panaro, Francesco Schiavone detto “Cicciariello” e Carmine Schiavone, quest’ultimo figlio di Francesco Schiavone “Sandokan”.

Nel contesto criminale in cui operava, ad altissimo livello, Giuseppe Misso ha avuto sicuramente modo di conoscere tanti segreti non solo del “clan dei casalesi” ma anche della cosca mafiosa di Pignataro Maggiore, famigerata città conosciuta quale “Svizzera della camorra”. È lecito attendersi, pertanto, che dal nuovo collaboratore di giustizia possano arrivare importanti rivelazioni sui rapporti del clan Lubrano con imprenditori e politici finora rimasti sconosciuti. Come è noto, Lello Lubrano – alla vigilia delle amministrative del 2002 – incontrò più volte l’attuale sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, per la cui elezione avvenuta il 5 giugno 2016 si sono entusiasmati (platealmente su Facebook) numerosi parenti stretti di Lello Lubrano. Giuseppe Misso potrebbe aver appreso notizie su altri incontri di Lello Lubrano con diversi esponenti dell’imprenditoria e della politica finora purtroppo rimasti nell’ombra. A Pignataro Maggiore si dice che alla vigilia delle amministrative del 2002 Lello Lubrano abbia incontrato anche altri esponenti politici, non solo Giorgio Magliocca. Si attendono le rivelazioni del collaboratore di giustizia pure sui due intoccabili, attuali capibastone del clan pignatarese, Gaetano e Giuseppe Lubrano, entrambi a piede libero, fratelli di Lello Lubrano.

La decisione di Giuseppe Misso di collaborare con la giustizia, insomma, potrebbe provocare un salutare terremoto non solo nelle file del “clan dei casalesi” ma anche nella “Svizzera della camorra”, dove peraltro varie imprese edili (quando si dice: cemento “armato”) provenienti dalla zona di più diretta influenza della famiglia Schiavone hanno fatto un grande banchetto con gli appalti del Comune di Pignataro Maggiore. A Palazzo Scorpio, sede dell’Amministrazione comunale pignatarese, potrebbe cominciare una stagione segnata dall’acquisizione di atti relativi alle gare d’appalto alla ricerca dei riscontri in merito alle rivelazioni del collaboratore di giustizia, “casalese” ma anche un po’ “pignatarese”. Una stagione da brivido.

Rassegna Stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

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