BELLONA – Tavoli istituzionali e promesse politiche serviranno a poco per gli operai della Rdb, i quali non avranno più né un lavoro né una fonte di sostentamento per le rispettive famiglie. Pochi giorni fa, infatti, la centenaria storia della società che ha uno stabilimento anche a Bellona si è chiusa con un fallimento.
I giudici Marina Marchetti, Maurizio Boselli e Giuseppe Bersani si sono pronunciati sulla vertenza, disponendo il fallimento della ditta che ha sede in via dell’Edilizia a Pontenure, in provincia di Piacenza. La magistratura civile ha nominato anche i curatori fallimentari. Michele Guidotti e Andrea Loranzi. Questi ultimi dovranno cercare di salvare il posto di lavoro delle centinaia di dipendenti e poi le commesse sulle quali la ditta era all’opera.
Le maestranze avevano sperato fino all’ultimo in un salvataggio, soprattutto dopo che era arrivato l’interessamento d’acquisto – poi bocciato dai giudici – da parte della Claudio Salini di Roma. Un progetto che nei giorni scorsi aveva aperto uno spiraglio, a seguito dell’assemblea tra sindacati e lavoratori che avevano aderito al piano di rilancio del nuovo Gruppo, che però si è risolto con un nulla di fatto.
Era previsto per oggi (16 febbraio) l’incontro tra le organizzazioni sindacali e il curatore fallimentare, mentre i lavoratori si sono riuniti in assemblea. Sono coinvolti oltre 400 dipendenti in tutta Italia, i quali non hanno alcuna garanzia sugli ammortizzatori sociali che potranno essere utilizzati per sostenere questo momento drammatico.
Red.