Difesa dell’Agro caleno: è tutto pronto per la manifestazione di sabato 27 giugno. Intanto per il disastro dell’area ex Pozzi sarebbero 10 gli indagati dalla Procura

Difesa dell’Agro caleno: è tutto pronto per la manifestazione di sabato 27 giugno. Intanto per il disastro dell’area ex Pozzi sarebbero 10 gli indagati dalla Procura

CALVI R./SPARANISE – Si avvicina la data del 27 giugno quando i cittadini dell’Agro caleno scenderanno di nuovo in strada per chiedere: la bonifica delle aree contaminate, per scongiurare la costruzione della centrale a biomasse nell’area ex Pozzi (destinando i 17 milioni di euro concessi alla Iavazzi Ambiente scarl alle bonifiche) e per dire No allo stato emergenziale creato dal decreto cosiddetto “Terra dei Fuochi”. L’assembramento avverrà alle 17 di sabato prossimo in piazza Municipio a Calvi Risorta, dalla quale partirà un corteo che si scioglierà soltanto – fa sapere il comitato organizzatore della manifestazione – quando arriveranno le prime risposte dalle istituzioni.

Intanto nell’area ex Pozzi in questi giorni si è continuato a scavare. Dalla terra nell’area industriale calena sono venuti fuori anche rifiuti chimici in forma liquida. Materiale che fa temere il peggio in fatto di capacità d’inquinamento dei terreni circostanti il luogo dei ritrovamenti: 24 ettaridi terreni privati non coincidenti – così come spesso sottolinea il sindaco di Calvi Risorta, Giovanni Marrocco – con il perimetro dell’ex industria della Pozzi Ginori.

L’8 luglio arriverà sul posto anche la commissione bicamerale competente per un’ispezione e per vedere ictu oculi quello che le ruspe del Genio militare stanno portando alla luce: fusti contenenti sostanze liquide dall’odore nauseabondo e di assoluta incerta composizione chimica; tubazioni (tappate, evidentemente, all’estremità) con altri misteriosi liquidi, oltre a materiale di risulta proveniente da attività edilizia, tra cui lastre di eternit (scientificamente indicate come lastre e condotte in fibrocemento) e altri fanghi di varia densità, fetore e colorazione.

Secondo indiscrezioni, l’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere sull’area ex Pozzi avrebbe già portato all’iscrizione nel registro degli indagati di 10 persone accusate di disastro ambientale.

Red.

Commenta con Facebook