PIGNATARO M. – In queste settimane si sta sviluppando una polemica sui cosiddetti diritti livellari relativi ad alcuni terreni di Pignataro Maggiore, argomento che sta molto a cuore soprattutto a Pietro Ricciardi (seguace dell’ex sindaco Giorgio Magliocca), editore della testata giornalistica online www.comunedipignataro.it ed ex membro del consiglio d’amministrazione del carrozzone clientelare per la raccolta dei rifiuti “Pignataro patrimonio srl”. Tema che, però, non sta a cuore al solo Pietro Ricciardi, tanto è vero che i consiglieri comunali di opposizione hanno diffuso sulla vicenda un volantino molto critico nei confronti dell’Amministrazione comunale guidata dall’attuale sindaco Raimondo Cuccaro. Soggetti anonimi, infine, non hanno ritenuto di fare di meglio che inviare una valanga di denunce in materia con firme false ai più diversi indirizzi di Autorità varie.
In ogni caso, vi sono anche denunce vergate con firme autentiche. Per esempio, una delle denunce è a firma di Luigi Magliocca (il famoso “Luigino ’u sanitario”), padre dell’ex sindaco Giorgio Magliocca. Sulla eventuale fondatezza di tutte le istanze inoltrate, deciderà ovviamente la magistratura. Il sindaco Raimondo Cuccaro, comunque, ritiene che si tratti di denunce infondate. Ognuno la pensi come crede.
Per quanto ci riguarda – da semplici giornalisti – di diritti livellari relativi ai terreni non capiamo assolutamente nulla (vedete voi, cari lettori, di informarvi meglio con una ricerca in Internet). Al punto che, quando abbiamo sentito parlare di esposti alla magistratura in materia appunto di “livello”, avevamo pensato che – finalmente caduto il muro dell’omertà pignatarese – qualcuno si fosse deciso a inchiodare a gravissime responsabilità qualche esponente del “terzo livello” mafioso. Non era così, purtroppo: il “livello” che interessa a Ricciardi, a Magliocca padre, ai consiglieri comunali di opposizione e agli anonimi non identificati non è quello camorristico-mafioso, ma – come si è detto – quello relativo ai terreni, pare riconducibili ad avversari politici.
Mentre attendiamo lumi dalla magistratura (sui livelli dei terreni e sul “terzo livello” mafioso), una fonte fiduciaria solitamente bene informata ci fa sapere che potrebbe nascere una imbarazzante polemica ai danni di Pietro Ricciardi, giornalista pubblicista che funge pure da co-direttore responsabile della testata www.comunedipignataro.it. Secondo la fonte, infatti, una delle denunce sui diritti livellari sarebbe stata firmata sullo stesso foglio a quattro mani (due a testa) proprio da Pietro Ricciardi e – incredibilmente – da un imputato per fatti di camorra, Giorgio Magliocca, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e omissione di atti d’ufficio con l’aggravante camorristica (assolto in primo grado, con il rito abbreviato, l’ex sindaco è in attesa del giudizio d’appello fissato per il 29 gennaio 2013).
Naturalmente, Pietro Ricciardi spera che Giorgio Magliocca sia assolto pure in Appello e in Cassazione. Ma intanto forse avrebbe fatto meglio a non invocare legalità e trasparenza firmando una denuncia con Giorgio Magliocca, che è pluri-indagato e pluri-imputato anche per altri gravi reati (per esempio truffa aggravata). Sarebbe bastato, per ovvie ragioni di opportunità, che Ricciardi – ogni giorno impegnato a lanciare proclami di giornalismo indipendente – presentasse da solo la sua denuncia sui livelli, lasciando che Magliocca inoltrasse la propria con un atto diverso, seppure con la stessa sostanza. Sono fatti loro.
Cogliamo l’occasione per chiedere a Pietro Ricciardi – lui che è un esperto di livelli – se gli incontri con il boss mafioso Lello Lubrano che ebbe Giorgio Magliocca, da consigliere provinciale di An in carica, tra la fine del 2001 e l’inizio del 2002, alla vigilia delle elezioni comunali, siano da inquadrare tra quelli del famigerato “terzo livello”. Lo chiediamo a Ricciardi perché lui – da amico e confidente dell’ex sindaco – di quei summit Magliocca-Lubrano al ristorante “Ebla” di Triflisco sa molto più di noi e anche molto di più di quello che ha appurato la Direzione distrettuale antimafia di Napoli.
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it