PIGNATARO M. – Il sindaco di Pignataro Maggiore interviene sulla grave crisi ambientale e, nello specifico, sul disastro di Ferrandelle, ricordando che quella discarica doveva essere realizzata a Pignataro Maggiore. Di seguito il comunicato del primo cittadino:
“Solo grazie a un’azione che definirei storica per il nostro futuro, siamo riusciti a scongiurare il rischio di vedere Pignataro Maggiore, e tutta la località Arianova, trasformarsi in una devastante discarica di gigantesche proporzioni.
Basti pensare che era stata espressa piena disponibilità per far realizzare a Pignataro una discarica che poi, costruita a Ferrandelle, ha causato un disastro ambientale di proporzioni terribili, con sette persone finite ai domiciliari, tra le quali ufficiali dell’Esercito Italiano, dirigenti del Settore Ambiente della Provincia e due geologi ai quali vengono contestati i reati di concorso in disastro ambientale, truffa aggravata ai danni dello Stato e falsità ideologica in atti pubblici.
La discarica che si voleva realizzare proprio in località Arianova era la stessa struttura che a Ferrandelle ha inquinato tutto perché le piattaforme in calcestruzzo e geomembrana in hdpe sono state realizzate senza controlli e si sono deteriorate così rapidamente da consentire ai liquidi e al percolato di penetrare nella falda sottostante.
Tutta quell’area, oggi, è declassata: dall’agricoltura, alle attività produttive, dalla salute delle persone, fino al valore gli immobili, tutto è stato svalutato in nome di un agghiacciante piano di errato stoccaggio dei rifiuti della Campania. Pensate solo se non avessimo combattuto tanto in quell’inverno tra il 2007 e il 2008, cosa sarebbe successo: la discarica che ha avvelenato tutta la zona di Ferrandelle sarebbe stata realizzata in località a Pignaaro su un bene confiscato alla camorra, perché era quello il sogno politico di qualcuno.
Strana anche la coincidenza di una sponsorizzazione del progetto realizzativo di un invaso per lo sversamento dei rifiuti in località Carità-Triella, a 50 metri dalle abitazioni: si voleva aprire una discarica nel cuore della zona verde di Pignataro Maggiore.
Come ha detto il Presidente della Commissione Regionale dei Beni Confiscati ed Ecomafie, Antonio Amato, “realizzare una discarica su un bene confiscato alla camorra, rappresenta un’abnormità, uno scandalo; a meno che non si voglia far passare la realizzazione di una discarica come fine istituzionale e sociale. Un orrore che solo la cultura dell’emergenza poteva creare”.
Grazie a Dio, insieme e con grande decisione, siamo riusciti qualche anno fa a scongiurare questo pericolo, salvando noi e il nostro futuro dalla devastazione che la discarica stava per portare a Pignataro. E’ questa grande vittoria che oggi mi consente di governare un paese sano e forte, ed è per questo che voglio dirvi grazie come sindaco, ma soprattutto come vostro concittadino”.
Raimondo Cuccaro
sindaco di Pignataro Maggiore